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19 agosto 2019

Il mostriciattolo

 Ecco Astro, la nuova creatura sviluppata dal Machine Perception and Cognitive Robotics Laboratory (Mpcr) della Florida Atlantic University che grazie all'intelligenza artificiale di cui sono dotati gli assistenti vocali risponde ai comandi come ancora i suoi simili non sembrano saper fare. La testa, stampata in 3D per replicare le fattezze di un Dobermann pinscher, contiene un computer (Nvidia Jetson TX2) con una potenza di calcolo da 4 teraflop. E' il cervello che gli consente di eseguire i comandi che riceve e al tempo stesso di apprendere dall'esperienza.
Forse le sembianze lasciano ancora a desiderare, ma per quanto riguarda il comportamento Astro incarna l'evoluzione di androidi zoomorfi in
grado però di processare le informazioni ricevute per svolgere azioni non pre-programmate, quindi frutto di un apprendimento basato su una rete neurale ''profonda'', ovvero una simulazione computerizzata del cervello.

Immagino che manchi un po' di rivestimento peloso ma, per quanto mi riguarda, se lo possono tenere

3 commenti:

Cesare ha detto...

Alcuni androidi zoomorfi (o zooidi antropomorfi) potrebbero già essere in circolazione.

Tomaso ha detto...

Nessuno potrà fermare l'evoluzione, se anche non sempre è utile!!!
Ciao me buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso

kermitilrospo ha detto...

ogni quanto bisogna far fare la revisione obbligatoria al nostro androide zoomorfocoso ?