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08 agosto 2019

GENIALITA'

https://www.wired.it/economia/lavoro/2019/08/05/aziende-tech-assumono-persone-affette-autismo
Perché le aziende tech assumono sempre più persone affette da autismo Giulia Giacobini
Mi sembra una notizia importante, addirittura straordinaria per chi vive con un figlio o figlia con una tale sintomatologia.

Secondo i datori di lavoro, scrive il Wall Street Journal, la loro condizione le rende perfette per sviluppare intelligenze artificiali e machine learning: una conquista sociale e tecnologica.
 Sempre più compagnie ad alta specializzazione tecnologica degli Stati Uniti assumono persone con questo disturbo, perché la loro condizione le rende particolarmente adatte a svolgere alcuni compiti in settori chiave come quello dell’intelligenza artificiale e dei big data.Alcune persone affette da autismo oggi lavorano per Microsoft, Ernst & Young, Credit Suisse Group, la multinazionale Dell Technologies e Dxc Technology, un’azienda leader nel settore di servizi It a livello mondiale.

Una risorsa importante

Chi è affetto da autismo è dotato di un metodo di ragionamento analitico che, per esempio, si presta molto bene allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale; alcune persone riescono a rimanere concentrate per molte ore di fila senza stancarsi, o a svolgere compiti ripetitivi senza perdere l’interesse per ciò a cui si stanno dedicando e persone che sono affette da autismo oggi hanno una speranza in più di entrare nel mondo del lavoro. Il Wall Street Journal scrive che sempre più compagnie ad alta specializzazione tecnologica degli Stati Uniti assumono persone con questo disturbo, perché la loro condizione le rende particolarmente adatte a svolgere alcuni compiti in settori chiave come quello dell’intelligenza artificiale e dei big data.In statistica e informatica il termine big data, o megadati, indica genericamente una raccolta di dati così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l'estrazione di valore o conoscenza. 
Storie di successo .In moltissimi casi, raccolti dal Wall Street Journal, l’assunzione di una persona affetta da autismo si è rivelata una scommessa vinta. Nello staff di Ernst e Young, per esempio, ci sono 80 persone affette da autismo. Otto di queste hanno contribuito attivamente a costruire reti neurali grazie alle quali è possibile capire, in poco tempo se un cliente può beneficiare di deduzioni fiscali, e a realizzare un algoritmo per automatizzare la creazione di contratti di consulenza per il gruppo. Secondo alcune stime, questa invenzione ha permesso al network di risparmiare circa 500mila ore di lavoro all’anno.
Un esempio Jacob, 16 anni, autistico: è più intelligente di Einstein e aspira al Nobel. I medici dicevano: "Non sarà mai in grado di parlare o leggere
Ma si sbagliavano profondamente. Si sbagliavano di grosso. Perché oggi Jacob Barnett è un ragazzo di appena 16 anni ed è uno studente di un master in fisica quantistica. Secondo la BBC, l'adolescente, che vanta un QI di 170, è sulla strada giusta per poter vincere un Nobel, un giorno.
Dal momento in cui si è iscritto all'Indiana University-Purdue University di Indianapolis (IUPUI), all'età di 10 anni, per Barnett è stato un crescendo: ha stupito i suoi professori, i colleghi e la famiglia con la sua spettacolare intelligenza.
Non mi resta che sperare che alcuni scienziati abbiano ragione, ovvero che la meccanica quantistica consentirebbe alla coscienza di continuare a vivere anche dopo la morte finale del corpo.
Il dott. Robert Lanza ha coniato l’espressione “biocentrismo” che è una teoria secondo la quale la coscienza viene rilasciata nell’universo attraverso particelle subatomiche dopo la morte.
Solo così riuscirei a realizzare il più grande dei miei desideri : studiare il cervello umano.







Perché le aziende tech assumono sempre più persone affette da autismo

Secondo i datori di lavoro, scrive il Wall Street Journal, la loro condizione le rende perfette per sviluppare intelligenze artificiali e machine learning: una conquista sociale e tecnologica


4 commenti:

Pia ha detto...

Molto interessante Cristiana. Magari hanno ragione, non so, ma è bello sapere che loro avranno l'opportunità di essere utili nel campo informatico, se non ho capito male. Basta che non vengano solo sfruttati per le loro grandiosi capacità. Grazie e buona serata!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Una notizia molto bella oltre che interessante

Cesare ha detto...

Ricordo il bel film RAIN MAN con Dustin Hoffman e Tom Cruise in cui si analizza poeticamente un caso di autismo paragonabile a qelli dell'articolo. Di questa malattia esistono gradi infiniti, forme gravissime e forme leggere.

Topina Suprema ha detto...

Sono convinta che i famosi geni della storia non fossero altro che degli autistici mancati e chissà quanti artisti passati lo erano daVvero. L'autismo è una dote se lo sai canalizare.