Questa storia non mi va giù. Questa anomalia mi era sfuggita : 80 permessi PREMIO a ''u verro" in 23 anni di detenzione , grazie a cosa, alla sua parola di uomo d'onore? Forse oggi non si usa più, ma il rito era senza dubbio ancora tramandato ai tempi in cui il Brusca entrò a far parte della mafia.
Colui che aspira a diventare mafioso, nel gergo della mafia siciliana un uomo d’onore, veniva portato dinnanzi ad un gruppo di capi e di altre persone facenti parte dell’organizzazione. il rito consisteva nel pungere un braccio o una mano dell’uomo intenzionato ad entrare nella mafia. Il sangue derivante dalla ferita sarebbe, poi, dovuto essere spalmato su un’immagine sacra. Il momento successivo è quello della pronuncia del giuramento. I riti di affiliazione mafiosa si chiudono con un gesto forte dal punto di vista simbolico: l’immagine sacra viene bruciata e le ceneri vengono disperse nell’aria. In poche parole, la mafia vuole sottolineare che sarà questa la fine che farà chi tradirà l’organizzazione.
5 commenti:
A me danno un po' fastidio quelle scene spesso viste alla TV che mostrano i parenti delle vittime che gridano "vergogna!" quando la sentenza non gli aggrada. Mi piace la raffigurazione della Giustizia dell'antica Roma: bendata, con la spada ma anche con la bilancia. Per entrare nel merito delle sentenze ci vorrebbe una preparazione e una conoscenza che non ho.
I nomi degli infiltrati, le cosiddette "talpe" nei corpi dello Stato sono stati rivelati da Brusca. Certamente non l'avrebbe fatto "aggratis".
Per ora lui resta dentro. Ma con l'abolizione del SACROSANTO ERGASTOLO rischiano di uscire praticamente TUTTI...
Per ora resta in carcere e questa è una bella notizia.
Buon pomeriggio.
Per fortuna gli arresti domiciliari non glieli hanno dati.
Almeno questo...
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