Turchia, il cannone da 600 colpi al minuto in partenza da Roma verso Ankara
L'embargo sulle forniture militari all'esercito turco non è retroattivo e quindi è tutto in regola. Negli ultimi tre anni l'Italia ha spedito armi e munizioni per circa mezzo miliardo di euro. E continuerà a farlo per rispettare i contratti firmati.
Prima che l'embargo entri in vigore, Erdogan potrà far guerra a chi gli pare.
6 commenti:
Da sempre l'Italia campa anche sulle armi, oltre che sul Parmigiano. Siamo pronti a rinunciarci?
Ciao Cristiana,da sempre il mondo e' diviso tra chi costruisce le armi e chi le usa.I primi sono gli USA che prima vende le armi e poi dichiara guerra,con la finalità di portare la pace agli stessi che le ha vendute.
Solo una moratoria Europea potrebbe essere di una qualche utilità,ma una Europa così per ora non esiste.
Ciao.fulvio
Siamo dei veri mercenari.
Cara Cristiana, purtroppo in questo commercio ci sono troppi guadagni!!!
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
È uno dei nostri business.
Bisogna capire se possiamo rinunciarci.
Moz-
Ma come, non vorrai che una delle entrate dello Stato vada persa in nome dell'etica e della morale ?!
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