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24 maggio 2019


Terre rare: ecco la minaccia ‘fine di mondo’ della Cina che ha portato all’immediato congelamento del bando Usa a Huawei

Terre rare. Sono bastate queste due parole fatte trapelare in questi giorni dalla Cina per mettere a tacere la volontà degli Usa di bloccare il colosso tecnologico cinese Huawei.



Per «terre rare» si intendono 17 elementi dai nomi esotici come lantanio, europio, erbio, lutezio, che hanno proprietà magnetiche e ottiche e vengono impiegati nella produzione di apparecchiature ad alta tecnologia, dai motori per auto ibride ai superconduttori, ai magneti, alle turbine a vento, ai led per gli smartphone, alle fibre ottiche per sistemi di difesa militare. 
Elementi industriali strategici dunque. E la Cina nel 2018 ha prodotto il 71 per cento delle terre rare estratte nel mondo. La visita al villaggio da dove partì la Lunga Marcia simbolo di resistenza, accoppiata a quella all’impianto per il raffinamento delle terre rare fa immaginare che gli strateghi di Pechino possano usare questa arma: negare alle industrie americane i componenti minerali per l’hi-tech aprirebbe un nuovo fronte.
Il futuro, ancora di più, dipende dai lantanoidi. Uno di essi in particolare, il neodimio, sta diventando una specie di pietra filosofale del ventunesimo secolo
Di recente, in Italia, sono stati scoperti dei giacimenti in Toscana e Liguria di Antimonio e Titanio, anch'essi molto preziosi ma, purtroppo, non sfruttati. Intanto la Cina, il più grande produttore di Terre Rare del pianeta, mantiene bassi i livelli di esportazione con l’intento di conservare prezzi di mercato elevati e favorire la vendita dei prodotti finiti (oltre il 90% delle Terre Rare è concentrato in territorio cinese).


6 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Onestamente non ne sapevo nulla, ma fosse davvero così alta la concentrazione in Cina di questi elementi la cosa sarebbe preoccupante.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Neanch'io avevo mai sentito parlare di "terre rare".
Però, non mi stupisco che, come al solito, la cosa in Italia venga sottovalutata.

Dumdumderum ha detto...

Sa un po' di bufala. Al momento non ho trovato conferme di questo "congelamento" nemmeno su organi di stampa esteri (e stendiamo un velo pietoso sui nostri organi di stUmpa, va').

iacoponivincenzo ha detto...

CHE MERAVIGLIOSA NOTIZIA MI DAI STA MATTINA!!!
COSI GLI STRONZI MERRECANI DEL C***O, dovranno tagliarsi la lingua prima di inveire contro la civilissima Cina, e vergognarsi se troveranno (MAI) il coraggio, di essere dei bovari presuntuosi puzzapiedi e monocoglionati: solo in testa uno.
E NON È una bufala, Dumdumderum, questo no. È dai tempi della mia università che facevo esperimenti di chimica con Lutezio e Lantanio, di cui tutti sapevano che i minimi quantitativi di questi, come altri elementi di "TERRE RARE" giacevano per oltre il 90% in Cina.
Bedda, beddissema notizia appressi stamattina.
Brava Cris. Oggi de securo securissemo digerirò meglio assai.

Cesare ha detto...

Sarebbe molto più comodo se scavando si trovassero direttamente gli euro. Perché nessuno ci ha pensato?

Franco Battaglia ha detto...

...intanto fra un po' col mio Hauwei, al massimo telefono al condomino del piano di sotto!!!