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03 maggio 2019


11 commenti:

iacoponivincenzo ha detto...

Non contenti questi sciocchi di essersi imposesati delle sue opere e della sua morte, adesso pretendono amche la sua nazionalità. Evidentemente hanno capito di avere ben pochi aeristi così geniali mentre noi li possiamo concedere in affitto.
Anche Giulio Cesare era un capo dei Galli, non lo sapevate?
Quando si dice molto poco intelligente ed ignorante si dovrebbe dire "francese".

Gus O. ha detto...

La Gioconda è riuscito a completarla solo in Francia.
In Italia stavano per arrestarlo per sodomia.

iacoponivincenzo ha detto...

Se avessero arrestato e giustiziato tutti quelli accusati di sodomia non avremmo i capolavori di Leonardo, non avremmo la Cappella Sistina, la cupola di San Pietro, il David di Donatello, la cupola del Duomo di Firenze e chisà quante altre opere che ci hanno fatto grandi nel mondo.
Leonardo era molto lento e per lui contavano più le sue invenzioni che la sua pittura. Ha impiegato tre anni per dipingere un "a secco" non un affresco che non sapeva fare, come l'ultima cena. Occorre un restauro annuale per mantenerlo in vita ed il muro dove è dipinto è stato bloccato, tagliato e reinserito per non farlo sbriciolare.
In Francia è arrivato con due tele finite e una incompleta: un San Sebastiano ed una Vergine con Bambino e sant'Anna completi e la Gioconda non terminata.
Se li è tenuti per sé e li portava ovunque andasse.
Ma non ha mai pensato né scritto di voler prendere la cittadinanza di sua Maestà Francesco I.
I francesi sono i soliti sboroni.

Cesare ha detto...

Secondo me non è stato un lapsus ma proprio ignoranza. Del resto per un francese dare del francese è un gran bel complimento.

iacoponivincenzo ha detto...

Leonardo trascorse in Francia gli ultimi tre anni di vita -solamente- non scoprì nulla degno di nota, scrisse parecchio, in italiano, nulla in francese. Certamente parlò francese.
Da subito glorieremo il genio italiano di Victor Hugo, anche se a me ha fatto sempre venir sonno, ed il genio italiano di Charles Baudelaire, poeta piemontese assai raffinato; ma ci guadagna sempre l'incolto giornalista francioso che ieri ha fatto scompisciare il mondo con le sue facezie.

Cesare ha detto...

Hugo è noioso, Baudelaire non mi dispiace per niente (ne condivido il compleanno, nel senso della data), e sono un ammiratore di Proust e soprattutto di Alessandro Dumas padre. Tutte eccellenze italiane. Segnalo la poesia Danse macabre, soprattutto le prime cinque quartine.

sinforosa c ha detto...

Wowww, che gaffe o che ignoranza, chissà?
sinforosa

iacoponivincenzo ha detto...

Giusto! Accettiamo volentieri la cittadinanza italica di Proust -grandissimo- e di Alessandro Dumas, grande narratore.
A proposito lo sapevi che il grande Marcello Proust scrisse tutto il suo capolavoro "Alla ricerca del tempo perduto" tutte le mattine a letto, appena si svegliava, fino all'ora di pranzo? Imitava Gioacchino Rossini che scrisse quasi tutto il suo repertorio a letto. Scriveva e dormiva, beato lui.

Cesare ha detto...

Rossini scriveva e mangiava (non a letto). Era molto apprezzato anche dai francesi, e anche per me(!) è un grandissimo. Di Proust ho letto un paio di biografie, tra cui il Tadié. La cosa strana è che Proust non nomina mai Freud, e Freud non nomina mai Proust. Bisognerebbe approfondire, entrambi erano indagatori di vita e di letteratura.

iacoponivincenzo ha detto...

Rossini scriveva musica in continuo. Aveva tantissimi fogli in pentagramma in un cassetto. Appena gli veniva un'idea (gliene venivano di continuo) scarabocchiava le note e infilava tutto in un altro cassetto e richiudeva. Quando gli commissionavano opere o brani musicali tirava fuori questi abbozzi e ne tirava fuori idee. La maggior parte diventavano poi motivi conduttori dell'opera oppure inseriva i pezzi nelle sinfonie.
Proust e Freud non credo si amassero molto, ma non ho fatto ricerche specifiche sull'argomento.
Vedo che te ne intendi.

Simon Durochefort ha detto...

Ciao signore e signora
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