E lui ha continuato , imperterrito, a truffare.
Sfruttando la fragilità di persone anziane prometteva, in cambio di denaro, di togliere il malocchio, comunicare con i defunti e anche la possibilità di eseguire esorcismi. Con queste accuse la Guardia di Finanza di Lodi ha arrestato Renzo Martini, il sedicente "Mago Candido" e due suoi familiari - sua moglie e la loro figlia - per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al reimpiego di denaro di provenienza illecita. Le indagini hanno permesso di evidenziare condotte illecite ai danni di oltre 450 persone, residenti su tutto il territorio nazionale, che hanno versato, dal 2014 ad oggi, una somma pari a 3,6 milioni.
Sempre secondo l'accusa, le truffe sarebbero state perpetrate, prevalentemente, attraverso la televisione e i social network e avrebbero consentito di incassare da ogni singola vittima enormi cifre, anche oltre i 100 mila euro. Il caso più eclatante è quello di una signora della provincia di Rimini, rimasta vedova, che è arrivata a pagare al mago la somma complessiva di 350 mila euro.
Sempre secondo l'accusa, le truffe sarebbero state perpetrate, prevalentemente, attraverso la televisione e i social network e avrebbero consentito di incassare da ogni singola vittima enormi cifre, anche oltre i 100 mila euro. Il caso più eclatante è quello di una signora della provincia di Rimini, rimasta vedova, che è arrivata a pagare al mago la somma complessiva di 350 mila euro.
E allora? Forse pagherà una multa per evasione fiscale, ma sosterrà che non ha obbligato e minacciato nessuno anzi, ha fatto loro del bene aiutandole a ritrovare serenità e illudendole, a fin di bene, di poter comunicare con i loro cari defunti. Poi continuerà nella suo opera , come Wanna Marchi.
2 commenti:
Si chiama pesca con lo strascico, si butta la rete (penso soprattutto alle tv locali) e poi si aspetta che qualche pesciolino ci resti impigliato. Ci vuole però una certa organizzazione e, dall'altra parte, una notevole ingenuità. Le tv locali pullulano di proposte meravigliose, e alcune non sono neppure reati.
Davvero ricorda la storia di Wanna Marchi e del suo mago brasiliano… credere alla magia mi fa proprio tristezza...
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