Il camice bianco è la nostra bandiera
C'è voluto questo terribile virus per mostrarci quel che tutti avevamo sotto gli occhi ma non vedevamo: i medici sono il meglio d'Italia. In un Paese abituato a cavillare, sono i soli che non si sono mai tirati indietro, riempiendo tutti i vuoti.La nostra bandiera non è più il tricolore, ma il camice bianco. Fare il medico era infatti "un mestieraccio" che la pandemia ha reso epico, che oggi non sono 68 medaglie alla memoria, ma sono 68 scandali evangelici.
In un Paese abituato a cavillare, a strillare, ad accusare, i medici e gli infermieri sono i soli che in questa lunga tragedia collettiva non si sono mai tirati indietro, davvero riempiendo tutti i vuoti dell'Italia.E sono loro che, come i confessori di una volta, raccolgono nello sguardo e nel gesto dell'ultimo istante tutta la complessità di una vita.Spaesati e smarriti come i loro malati, tocca ai medici l'ultima carezza con i guanti.
Quell'anestesista cinquantenne che piange per il ragazzo che gli aveva detto "la prego, dottore, mi salvi", ecco, ditemi voi se non è questo l'Inno alla Gioia, come Beethoven l'aveva immaginato: il più doloroso dei cammini dal buio verso la luce, che per il tedesco romantico era la libertà a cui sacrificare anche la vita e per noi è la vita a cui sacrificare tutto, anche la libertà.
E pensate ora all'abuso che abbiamo fatto del concetto di "malasanità", un'invenzione giornalistica che risale al 1980 e che certo ha avuto la sua verità fatta di scandali ma che ha ingiustamente guastato, per libidine di sciacallaggio, il rapporto tra il Paese e i suoi dottori. E forse dovremmo chiedere scusa ai nostri medici per l'Italia degli incompetenti che li aggredisce in ospedale e assalta i pronto soccorso, e per la colpevole durata di tutti quei processi per omicidio colposo che nell'ottanta per cento dei casi si risolvono con l'assoluzione, ma dopo anni e anni di angoscia. E di nuovo, e proprio ora, ci sono studi di avvocati che promettono il gratuito patrocinio ai parenti dei morti per Covid-19 che volessero far causa.
Listata a lutto, la Federazione dell'Ordine dei Medici aggiorna continuamente la Spoon River dei 68 morti e dei 10 mila contagiati, tra medici e infermieri, sintetizzata in una delle più belle frasi di Giordano Bruno (La cena delle ceneri): "Pochissimo e poco noti sono i veri medici, quasi tutti veri ammalati".
In un Paese abituato a cavillare, a strillare, ad accusare, i medici e gli infermieri sono i soli che in questa lunga tragedia collettiva non si sono mai tirati indietro, davvero riempiendo tutti i vuoti dell'Italia.E sono loro che, come i confessori di una volta, raccolgono nello sguardo e nel gesto dell'ultimo istante tutta la complessità di una vita.Spaesati e smarriti come i loro malati, tocca ai medici l'ultima carezza con i guanti.
Quell'anestesista cinquantenne che piange per il ragazzo che gli aveva detto "la prego, dottore, mi salvi", ecco, ditemi voi se non è questo l'Inno alla Gioia, come Beethoven l'aveva immaginato: il più doloroso dei cammini dal buio verso la luce, che per il tedesco romantico era la libertà a cui sacrificare anche la vita e per noi è la vita a cui sacrificare tutto, anche la libertà.
E pensate ora all'abuso che abbiamo fatto del concetto di "malasanità", un'invenzione giornalistica che risale al 1980 e che certo ha avuto la sua verità fatta di scandali ma che ha ingiustamente guastato, per libidine di sciacallaggio, il rapporto tra il Paese e i suoi dottori. E forse dovremmo chiedere scusa ai nostri medici per l'Italia degli incompetenti che li aggredisce in ospedale e assalta i pronto soccorso, e per la colpevole durata di tutti quei processi per omicidio colposo che nell'ottanta per cento dei casi si risolvono con l'assoluzione, ma dopo anni e anni di angoscia. E di nuovo, e proprio ora, ci sono studi di avvocati che promettono il gratuito patrocinio ai parenti dei morti per Covid-19 che volessero far causa.
Listata a lutto, la Federazione dell'Ordine dei Medici aggiorna continuamente la Spoon River dei 68 morti e dei 10 mila contagiati, tra medici e infermieri, sintetizzata in una delle più belle frasi di Giordano Bruno (La cena delle ceneri): "Pochissimo e poco noti sono i veri medici, quasi tutti veri ammalati".
3 commenti:
Eggià, adesso è facile inneggiare a questa categoria di persone che prima si fa un mazzo per più di una decina di anni di studio e poi nel caso rischia pure la sua vita per salvare la tua. A quelli che li aggrediscono mentre fanno la guardia medica e a quelli che distruggono i pronto soccorso, spezzerei tutte le ossa e poi li curerei per un paio di mesi in un ospedale reso una schifezza per i tagli statali alla Sanità.
Veri eroi, insieme agli altri operatori sanitari. Tutti hanno affrontato il rischio morte. Evento in parte evitabile se gli operatori sanitari fossero stati correttamente informati e dotati di sufficienti dispositivi di protezione individuale adeguati: mascherine, guanti, camici monouso, visiere di protezione, che invece continuano a scarseggiare o ad essere centellinati in maniera inaccettabile.
Il mondo per fortuna è pieno di gente che fa bene il proprio lavoro, senza chiedersi altro. Poi ci sono quelli che pensano a divertirsi, hanno anche loro gli stessi diritti. E forse anche i criticoni col senno di poi.
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