Etichette

01 aprile 2020

Cose sempre più intime (NON PER TUTTI)



A causa dell'azione ossessiva - compulsiva per cui tra poco,
a forza di lavarmi le mani, vi riappariranno  gli appunti dell'esame di maturità, l'igiene occupa parte dei miei pensieri e leggendo un articolo " La rivincita del  bidet" di  Nicla de Carolis, qualche considerazione mi è sorta spontanea ***

Complice l’obiettivo di adottare pratiche che rendano i nostri consumi più sostenibili, negli Stati Uniti cresce la richiesta del bidet, il sanitario, indispensabile per noi nati in Italia e guardato con diffidenza dalla maggioranza degli altri Paesi al mondo perché, in passato, usato nei bordelli. La sostenibilità in questo caso è chiamata in causa perché un americano consuma mediamente almeno 57 strappi al giorno, 40 rotoli di carta igienica all’anno, numero che, con l’uso del bidet, verrebbe drasticamente ridotto, almeno del 75%. Eppure per la maggior parte degli americani questo sanitario è un oggetto sconosciuto tanto che Shannon Lerda, insieme ad altri, ha fondato il sito TheBidetExperts.com ricordando ancora che al suo primo viaggio in Italia, non sapendo cosa fosse, lo utilizzò per fare il bucato ma, quando ne provò il giusto utilizzo, fu vero amore.Tornando al bidet come noi lo intendiamo, negli Stati Uniti è ancora poco diffuso ma il dato è che dal 2010 in poi le vendite sono aumentate almeno del 10% ogni anno e nel 2016 se ne sono venduti il 30% più dell’anno precedente; anche gli americani, in particolare i Millennials, per i quali averlo è diventato trendy, ne cominciano a comprendere l’utilità sia da un punto di vista igienico che ambientale


Il primo bidèt in Italia venne installato per volontà della regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena (Vienna, 13 agosto 1752 – Vienna, 8 settembre 1814), nella splendida reggia di Caserta. Si componeva da un telaio in legno e da un catino di metallo.
Un’altra curiosità storica: con l’unità d’Italia, i funzionari sabaudi non ne riconobbero l’utilità e durante l’inventario degli oggetti della Reggia lo descrissero come “oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra”.
***Guardando questa immagine che riguarda l'uso del bidet, mi sono resa conto che nessuno accenna all'uso INDISPENSABILE del bidet per le donne durante il ciclo mestruale. E non mi vengano a dire che la doccia può sostituire il bidet più volte nelle 24 h., anche dopo il fantastico avvento degli assorbenti,  usa e getta  creati da un'idea di Benjamin Franklin per fermare il sanguinamento dei soldati feriti in battaglia. Da questa scoperta, Johnson & Johnson nel 1888 creò i primi usa e getta destinati esclusivamente al pubblico femminile, venduti nello stesso anno in America.


















4 commenti:

Patricia Moll ha detto...

ahahahahah Cris! Io mi sono sempre domandata come se ne possa fare a meno.
Non è utile. E' indispensabile sempre. Per uomini e donne :)

Gus O. ha detto...

Agli americani nulla è impossibile. Faranno pulizia con il raggio laser😀

Mariella ha detto...

Ah ma c'hai una fissa per il bidet;)

Claudia Turchiarulo ha detto...

Oddio, non avevo mai pensato alle Americane ecc col ciclo.
Che schifo. Non credo proprio che si facciano la doccia ogni volta.
Anche se fosse per me la doccia non è igienica per niente durante il ciclo. Infatti la faccio col Tampax.