La storia delle donne nella Resistenza italiana rappresenta una componente fondamentale per il movimento partigiano nella lotta contro il nazifascismo. Esse lottarono per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio paese ricoprendo funzioni di primaria importanza.
In tutte le città le donne partigiane lottavano quotidianamente per recuperare i beni di massima necessità per il sostentamento dei compagni e trasportavano risorse poiché considerate meno pericolose. Vi erano gruppi organizzati di donne che svolgevano propaganda antifascista, raccoglievano fondi ed organizzavano assistenza ai detenuti politici ed erano impegnate anche nel mantenimento delle comunicazioni oltre che nelle operazioni militari.
Le donne che parteciparono alla Resistenza, facevano parte di organizzazioni come i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e le Squadre di Azione Patriottica (SAP), e inoltre, fondarono dei Gruppi di difesa della donna, "aperti a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica o religiosa, che volessero partecipare all'opera di liberazione della patria e lottare per la propria emancipazione",[1] per garantire i diritti delle donne, sovente diventate capifamiglia, al posto dei mariti arruolati nell'esercito.
Dall'interno delle fabbriche (dove avevano preso il posto degli uomini impegnati in guerra), organizzarono scioperi e manifestazioni contro il fascismo.
IL FIORE DEI PARTIGIANI. I papaveri, sono stati i primi fiori a spuntare sui campi di battaglia di Francia ed Olanda dopo la Prima Guerra Mondiale. Da quel momento hanno simboleggiato il sangue sparso dai caduti, come simbolo di rigenerazione, nuova vita e speranza.
16 commenti:
Bel post, ricordare quanto hanno fatto le donne durante la guerra partigiane è il modo migliore per celebrare questa giornata. Condivido in toto. BUON 25 APRILE.
Vero anche le donne hanno avuto un ruolo importante nella Resistenza ed oggi vedere questo loro coraggio, questa loro determinazione di conquistare per noi la libertà anche a costo della loro vita feriti dalla nostra ignavia nel reagire alla libertà che già prima della pandemia ma ora ancora più decisamente ci stanno togliendo è per me in gran dolore
Come dice Liliana Cavani, l'antifascismo è sempre attuale.
Onore ai partigiani e alle donne che vanno alla guerra.
Più attuale che mai, in questo periodo in cui lo si vede avanzare pericolosamente molti dittatori, Putin in testa.
SI VEDONO
Per fascisti più o meno palesi ci sono sempre altre priorità prima dei diritti di tutti.
Onore, ma più ancora: amore per partigiane e partigiani, donne e uomini che hanno lottato e che ancora lottano per libertà e diritti
La giornata del Venticinque Aprile è una pietra miliare. I valori della Resistenza e dell'antifascismo vanno difesi tutti i giorni. Onore alle donne e agli uomini che, col loro sacrificio, ci hanno restituito la democrazia.
Cara Cristiana, cerchiamo di ricordare coloro che hanno dato la vita, per quella libertà che sempre vacilla.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio.
Tomaso
Se siamo oggi liberi lo dobbiamo a tantissimi che hanno lottato per questo.
Onore ai caduti.Il mio abbraccio Cristiana
Maurizio
La tipa lì, la nipote di quel coso, verrà dimenticata molto più in fretta della gente che ci ha permesso di avere dei diritti.
Ieri mattina il 25 nel dare il buongiorno Wsap ho pubblicato anche una foto di un papavero, alcuni non hanno capito. Qualche anno fa è mancata la Gina una partigiana anonima che ha rischiato la vita nel portare messaggi e munizioni ai partigiani. Da me line a Gotica e sfollati e rappresaglie.
Sono figlio e nipote di partigiani e ricordo sempre con un misto di terrore e curiosità i rari racconti di mio Nonno dei fatti tragici che aveva dovuto partecipare e spesso erano donne le protagoniste di questi racconti. Oggi molti hanno perso la memoria e tanti cercano di minimizzare quella che e stata una eroica sollevazione contro il vergognoso regime Fascista el'invasore tedesco.
Le esternazioni della Mussolini, per non essere maleducato, preferisco non commentarle.
Ciao fulvio
Errata corrige:ai quali aveva partecipato.
Ciao fulvio
Appunto Cris. Ci sono donne e donne. Non dimentichiamo mai di chi è nipote
Lei ha sempre ostentato quel cognome. Io mi sarei andato a nascondere.
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