02 gennaio 2019
Il merlo indiano
Ho incontrato un vicino che recava una gabbia con un gracula, il merlo indiano.
Ne avevamo uno anche noi, anni fa, che, in una grande gabbia, soggiornava sotto il porticato di un terrazzo. Imitava esclusivamente la mia voce, forse perché la più squillante fra tutte in certi casi, pronunciando chiaramente due nomi : Paola , mia figlia che abitava al primo piano, e CaesarVon…. ( scusa Vincenzo non ho la dieresi), il bassotto tedesco che noi chiamavamo Cesare ,grande cacciatore di talpe , che ogni tanto spariva.Se ripenso a quel tempo, non posso fare a meno di ridere perchè la colf che avevamo si chiamava Paola e un giorno mi chiese " Ma il merlo chiama me o chiama sua figlia ? " AHAHAH.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Nomi interessanti...
;-)
Meno male che hai messo la faccina!
Grazie.
Un mio lontano parente aveva una gracula comprata da un meccanico che la teneva in officina. La bestiola bestemmiava spesso e se gli dicevi qualche cosa, rispondeva: “ pensa agli affari tuoi”. :-)
Ciao di nuovo buon anno e un abbraccio
enrico
Era una merla in possesso di un mio amico, regalatagli da suo padre, ufficiale di macchina di un grosso bastimento che stava in mare quasi tutto l'anno, la cui moglie -donna assai bella- noi chiamavamo "la cornificatrice di Santa Severa". Ma con noi, amici di suo figlio mai niente, la possino ammazzalla.
La merla era assai loquace, addirettura ciarliera e parlava tantissime lingue, dieci o dodici se non ricordo male.
La tipica espressione italica l'aveva imparata da un giapponese. Appena si entrava in casa sua e lo si salutava con un sibilo lei rispondeva immancabilmente "fanculo, fanculo".
Da sbracarsi dalle risate.
Ti ho nominato in un bel post!
Posta un commento