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23 gennaio 2019

Commissione dell'Unesco

Cos'è la Commissione Unesco

La Commissione opera attraverso due organi: l'Assemblea e il Consiglio Direttivo.
L'Assemblea fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell'Unesco nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'Italia presso l'Unesco.

Perché mai criticare  Di Maio per aver scelto Lino Banfi a rappresentare l'Italia  a proposito degli  " interessi generali della politica nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione " ? 
E' il prototipo fatto e sputato dell'Italia odierna e del Governo scelto da 60.000.000
di Italiani, come dice Salvini.

4 commenti:

Dumdumderum ha detto...

L'Ammazzacongiuntivi non è stato criticato per aver messo Banfi come rappresentante italiano per l'Unesco, ma per aver sparato la battuta minchiosauresca pienamente nello stile dell'insetto sbroccomane, definendo l'attore "patrimonio dell'Unesco" come se fosse un monumento e non una persona. Si può dire quello che si vuole su questa nomina, ma questa puttanata l'Ammazzacongiuntivi poteva pure risparmiarsela.

fperale ha detto...

Essendo un ruolo più o meno di rappresentanza, di facciata ecco, a sto punto non era meglio un Alberto Angela? Notare che Banfi va a sostituire FOLCO QUILICI, non aggiungo altro!

Cesare ha detto...

Il Carosello della politica, senza la musica.

iacoponivincenzo ha detto...

Sul motivo della strarisatona gutturale di tutti alla nomina di Banfi, sottolineo due volte l'intervento di Dumdumderum. L'aver chiamato Banfi "patrimonio dell'Unesco" come fosse un sasso di Matera o magari un rudere glorioso dell'antichità dimostra a chi non lo vesse ancora notato l'abisso culturale e la pochezza intellettuale del nostro paritetico vice primo ministro numero uno oppure numero due non si sa bene.
A questo punto penso che solo quei somari dei merregani, elettori del loro PIRLA presidente, non abbiano capito quanto il nostro sventolatore di fazzoletti da un balcone per la vittoria contro la povertà -povero ceo se dise a Treviso- e poi l'improntitudine di fare dichiarazioni alla cazzo di cane ogni volta che vuole atteggiarsi a Napoleone oppure a Benito Mussolini, dimostrano che questo pervennu non abbia mai imparato a pensare prima di scoreggiare sentenze del menga.