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22 marzo 2018

Braccialetti, ma non d'oro

Violenza sulle donne, i braccialetti antistalking funzionano?

Il braccialetto è infatti già in uso in Spagna dal 2009. Ed è stato introdotto nell’ambito della legge Ley Organica. Il provvedimento iberico, spesso citato come esempio virtuoso e ispiratore per certi versi della Convenzione di Istanbul, prevede tra le altre cose che nel disporre le precedenti misure di tutela, il giudice possa autorizzare l’utilizzo degli strumenti e della tecnologia adeguata per verificare nell’immediato il rispetto dell’ordinanza restrittiva.


Così, dopo alcuni mesi di sperimentazione condotta a Madrid, il braccialetto è diventato una realtà. A fornirlo in Spagna (oltre che in Brasile e in Portogallo) è una multinazionale, 3M, che, in seguito all’acquisizione di una società israeliana specializzata in strumenti per la sicurezza, l’ha proposto ai governi. Secondo 3M, infatti, questo dispositivo elettronico ha azzerato in Spagna i femminicidi commessi da persone accusate o indagate per stalking.“Dopo un’iniziale diffidenza dei giudici, l’utilizzo dei dispositivi è significativamente cresciuto fino a raggiungere la quota di 180 coppie monitorate nel 2009 con il 100% di successo nel tutelare le vittime da nuove violenze”, spiega Razo Aguilar di 3M Spagna. Niente business, assicurano da Madrid. “Il nostro obiettivo era più di tipo sociale. I profitti ci sono piuttosto per le compagnie telefoniche che assicurano il monitoraggio”. In Spagna è infatti stato stretto un accordo per rendere effettivo il servizio. Il braccialetto permette non solo la localizzazione dello stalker e della donna, ma mette le forze dell’ordine nelle condizioni di potersi mettere in contatto con loro in qualunque momento

Braccialetto anche al polso della vittima

L’insolito caso si è verificato a Mirano, ed è uno dei primi registrati in Italia: autorizzato dal Tribunale di Venezia con il consenso della parte offesa del reato di stalking, il provvedimento mira a difendere la vittima più che a monitorare l’eventuale aggressore. All’imputato, un cinquantenne, della provincia di Venezia, era già stato applicato il braccialetto elettronico un paio di settimane fa, in modo da controllare che non lasciasse gli arresti domiciliari, disposti dopo l’ultimo atto di aggressione denunciato nei confronti della donna, e avvenuto nel luglio dello scorso anno, che gli costò l’arresto da parte dei carabinieri di Mirano.

Suona vicino a quello dello stalker

Da allora sono passati sei mesi e il legale dell’uomo ha fatto istanza per ottenere una misura cautelare meno gravosa: quella del divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai luoghi da lei frequentati, per poter tornare a lavorare. Il giudice ha accolto la richiesta, ma per evitare inutili rischi per la donna, ha chiesto e ottenuto dalla vittima la disponibilità ad indossare un braccialetto elettronico gemello a quello dell’ex marito stalker. I due braccialetti, dotati entrambi di dispositivo gps, sono stati tarati in modo tale da attivare l’allarme se dovessero avvicinarsi a meno di 250 metri.
Braccialetto Elettronico: Normativa Nazionale (2/2) ► Ministero dell‘Interno - decreto 2 febbraio 2001 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15 febbraio 2002 ) - Modalità di installazione ed uso e descrizione dei tipi e delle caratteristiche dei mezzi elettronici e degli altri strumenti tecnici destinati al controllo delle persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei casi previsti dall'art. 275-bis del codice di procedura penale … omissis …

L’annuncio del sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore: “Pervenute offerte da tre aziende”. Ma Forza Italia non ci sta. Laboccetta: “Si fa business sulla pelle dei detenuti”

EH Si', i detenuti agli arresti domiciliari devono essere liberi di delinquere  quando e dove vogliono e chi se ne fotte delle  persone in pericolo, in fondo son solo donne.


4 commenti:

Patricia Moll ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Tomaso ha detto...

Cara Cristiana, passo per un saluto, se anche non va veramente bene!!!
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e provo a sorridere:-)
Tomaso

iacoponivincenzo ha detto...

Guarda che se il maniaco ha deciso di ammazzare, lui ammazza anche con due braccialetti e due gambali, un collare elettronico ed uno fissato allo scroto.
Bisogna eliminare il problema alla base: castrazione chimica o roncola!!!

cristiana marzocchi ha detto...

Magari incontrerà maggiori difficoltà e lo bloccano.
Sempre negativi tu.