Salvini candida Silvio Berlusconi, che sembra proprio Mao Tse Tung, come dice Fulvio, alla carica di Presidente della Repubblica . A parte l'età avanzata, mi sono voluta accertare , sulla Treccani, del significato che ho sempre attribuito alla parola 'specchiato/a e ho letto "perfetto, esemplare, ammirevole, onesto, morale, incorrotto, integro, senza macchia, puro, retto, virtuoso, probo". Ho letto anche la biografia di Berlusconi su Wikipedia, per accertarmi di non avere le traveggole sulla carriera politica e personale del l'ex Presidente del governo italiano . No, il termine 'SPECCHIATO" non si addice proprio a costui.
9 commenti:
Non sono d'accordo con la Treccani. In questo caso specchiato vuol dire che Salvini, che tutto sommato è un tanghero, vorrebbe specchiarsi, essere simile a Berlusconi, che ai suoi tempi, e in parte anche adesso, è stato un furfante non sprovvisto di genio. Qualcuno inorridirà sentendo la parola genio, ma chi lo ha combattuto e alla fine sconfitto deve riconoscere la realtà.
Come presidente della repubblica vedrei meglio lo stalliere di Arcore, peccato sia morto. Comunque si può ripiegare sul fondatore di forza italia, Dell'Utri.
Questa storia mi fa rabbrividire. Non bastava ammazzare Falcone, serviva anche l'uccisione di Borsellino per rubargli il famoso diario.
tutto potrebbe succedere, cara Cristiana, nelle repubbliche anche succede.
Ciao e buon pomeriggio con un forte forte abbraccio.
Tomaso
Ci mancava solo questa...
Se diventa Presidente ci riderà dietro il mondo intero. Gli unici a piangere, noi invece. :(
È una mummia ormai. Ha un piede e mezzo nella fossa e non ragiona nemmeno più. Oltre a farci ridere dietro dal mondo, in caso di sua nomina magari dopo un mese ci toccherebbe rifare tutto da capo - e con DOPPIE risate da parte del mondo.
La realtà è che l'Italia (e il mondo occidentale) pende a destra. Il bel paese ha sostenuto il fascismo, poi il centrismo conservatore, poi il berlusconismo, ora il salvinismo-melonismo. Perché stupirsi? La destra ce l'abbiamo dentro: nessuno vuole perdere il benessere o i modesti privilegi guadagnati col sudore della fronte (e dovuti anche al fatto di non essere nati in una famiglia di poveracci). Le persone per bene (noi tutti o quasi) capiscono e in buona fede sostengono una più equa distribuzione e accessibilità del bene comune, ma gradualmente, s'intende. Le persone intelligenti (noi tutti o quasi) capiscono che certi personaggi invocano il bene comune ma lavorano per il tornaconto di pochi. Ma si tratta di un esercizio non facile, la solidarietà vera, che richiede una certa attenzione e lungimiranza. Visto il giorno della memoria, oltre ad Anna Frank, vorrei ricordare Perlasca. Ma quanti di noi sarebbero capaci di emularlo nei confronti, per esempio, degli immigrati?
E perché non roccosiffredi? non sarebbe meglio?
Pensa che , quando fu eletto Mattarella, avevano proposto indovina chi? ) Feltri il giornalista.
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