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18 dicembre 2019

VORREI IL VOSTRO PARERE.

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Cannabis light: la strumentalizzazione delle destre fa male all'Italia

La decisione della presidente del Senato Casellati di escludere la norma dalla manovra rischia di bloccare un business giusto e nemico delle mafie


Spaccio di stato”. Così Matteo Salvini ha bollato l’emendamento inserito nella manovra 2020 e che avrebbe, di fatto, sancito la legalità della cannabis light. Esso prevedeva la tassazione della compravendita delle infiorescenze, ma poi la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha dichiarato inammissibile.  ricevendo così un grazie pubblico speciale per il suo atto, quello di Salvini appunto, che si è sentito di poter parlare “a nome di tutte le comunità di recupero dalle dipendenze”.Oggi in Italia ci sono oltre mille negozi che vendono la cannabis light, grazie a un buco legislativo che di fatto né vieta né consente questa attività. La legge 242 del 2016 regolarizza la vendita di canapa per fini alimentari, tessili e via dicendo, con un margine di tolleranza per il principio Thc, quello psicotropo, che va fino allo 0,6%. Ettari di terreni sono stati coltivati a canapa, migliaia di persone hanno trovato lavoro entrando nella filiera – dagli agricoltori, ai processatori, ai rivenditori. E come evidenziato da uno studio recente, l’apertura dei cannabis light shop in Italia avrebbe provocato un calo dello spaccio del 14 per cento ea il fatturato delle mafie sarebbe diminuito di oltre 100 milioni di euro, ma i Salvini e le Meloni di turno hanno sempre denunciato la vendita di questa ‘droga’, cercando di affossare il settore a suon di proposte di legge e comizi in piazza. Ma c’è un errore di base nelle loro crociate: come stabilito anche dalla Cassazione, una sostanza con Thc pari allo 0,5% non ha potere drogante ed è dunque lecita.Se la stessa sostanza si fosse chiamata, per dire, "genziana strong", la norma sarebbe passata pacificamente, serenamente, placidamente ( Sebastiano Messina) Lo spaccio di stato, la droga venduta dal Parlamento “ai nostri figli”, come denunciato da Salvini, è in realtà una sostanza che è drogante solo nel nome, ma che nei fatti ha la potenza di una tisana.. In effetti è un tema su cui le destre tornano spesso, consapevoli di come la questione sia ancora tabù in Italia e sia dunque facilmente strumentalizzabile. Salvini in realtà l’ha scoperto da poco, visto che fino a qualche anno fa si dichiarava a favore della marijuana – quella vera con potere drogante, non quella light dei giorni nostri. Oggi il Salvini padre di famiglia ha però cambiato idea. “La Lega sarà sempre contraria”, ha dichiarato nelle scorse ore. E ha capito che nel caso della cannabis light, la sua strumentalizzazione porta più consenso dei soliti triti e ritriti (e vuoti) proclami sovranisti. Difficile spiegare alle persone che la messa in regola definitiva della cannabis light sarebbe una manna dal cielo per i lavoratori, per le casse dello stato e per la lotta al narcotraffico. Allora tanto vale cavalcarlo.
Arriva persino l’appello della Cild, la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili. «Non si perda l’occasione di fare finalmente chiarezza sulla cannabis light», dice Andrea Oleandri, coordinatore della campagna Non me la spacci giusta, promossa dalla Cild, dopo la bocciatura dell’emendamento per questioni di ammissibilità all’interno della legge finanziaria.Nella battaglia, traversale all’approvazione della manovra, sulla legalizzazione della cannabis light il centrodestra si è infatti aggiudicato il match, almeno per oggi. 
Oggi in Europa
  • In Portogallo dal 2001 sono state depenalizzate tutte le droghe ed è accettata la commercializzazione per scopo terapeutico. Sulla stessa scia troviamo l’Austria.
  • Se invece si osserva la Svizzera, nazione che ha creato la cannabis light, dal 2008 è stata depenalizzato il suo utilizzo e le consegne a domicilio, che sono legali.
  • Infine spostandoci verso il nord dell’Europa, in Germania la legalizzazione della cannabis light è una realtà ben consolidata così come in Olanda
Dai primi anni ’70 è proprio in questo periodo che venne scoperto il Delta-9 Tetraidrocannabinolo, più comunemente detto THC, nonché la presenza di recettori proprio per i cannabinoidi all’interno del nostro organismo (CB-1, CB-2, Devane 1988).
Nello specifico, il THC (assunto in dosaggi ben precisi e proveniente da piante di cannabis controllate a tale scopo) può svolgere un’azione farmacologica. Per esempio la marijuana terapeutica viene utilizzata come:
  • analgesico
  • antinfiammatorio
  • anti-prurito
  • antiemetico
  • antiossidante
  • miorilassante
  • euforizzante
  • broncodilatatore
  • antistress
  • Oltre alle azioni farmacologiche appena citate, ci sono ulteriori indicazioni terapeutiche in merito al THC, come ad esempio:
  • controllo delle contrazioni muscolari involontarie dovute a Sclerosi Multipla o ad altre malattie di origine neurologica
  • dolore cronico che abbia origine neurologica
  • dolore oncologico
  • Sindrome di Gilles de la Tourette
  • controllo degli effetti collaterali della chemioterapia (vomito e nausea)
  • anoressia da AIDS
  • dolore post-operatorio
  • fibromialgia
  • emicrania ed emicrania a grappolo



12 commenti:

Gus O. ha detto...

Salvini è un cieco, non informato e in malafede.
Io ho lavorato nei servizi sociali delle comunità di recupero per ragazzi distrutti dall'eroina. Ebbene, tutti erano partiti dallo spinello fornito dallo spacciatore. Il contatto con queste persone è gravido di rischi perché dopo offrono l'eroina.
Solo per questo, cioè allontanare i ragazzini dallo spacciatore giustifica ampiamente quello che il Governo voleva fare ed è stato bloccato da un moralismo d'accatto dei fascisti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

La cannabis per uso terapeutico trovo che sia assolutamente condivisibile e sono disgustato che questo provvedimento non sia passato. Non sono invece favorevole a liberalizzare tutte le droghe anche per uso personale.

Tomaso ha detto...

Cara Cristiana, io ne capisco molto poco, ma per me droga è droga!!! dunque certi esperimenti è meglio evitarli...
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso

ifadetailing ha detto...

Ho letto il tuo blog su base giornaliera. Questo post è davvero fantastico e informativo. Grazie per la condivisione.
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Cesare ha detto...

Schifosa strumentalizzazione e sfruttamento sensazionalistico dell'ignoranza le frasi della destra. Ma proprio per questo su questi argomenti ci vuole competenza ed equilibrio.

Patricia Moll ha detto...

La droga è droga. Sempre.
A scopo terapeutico è un conto ma bisogna organizzarsi bene con medici coscienziosi e reparti all'eccellenza.
Uso personale? NO!

Andrea Sacchini ha detto...

La destra è da sempre, per definizione, negazione di diritti e cecità. Questa storia della cannabis light ne è solo l'ultima dimostrazione in ordine di tempo.

cristiana marzocchi ha detto...

Assolutamente chiaro, anche per me, che le regole vanno fatte a NORMA DI LEGGE.
L'uso terapeutico non ha niente a che vedere con la droga.

Mariella ha detto...

Ottimo post, cara Cri.
Esaustivo e chiaro.
Ritengo che, nei termini di legge, era una proposta da far passare immediatamente.
Invece, come al solito, cediamo ai ricatti di quello sporco omuncolo che si riempie la bocca di proclami atti a riempire la pancia degli "idioti" che lo seguono.
Purtroppo, sono tanti.
Baci.

Pia ha detto...

Sai Cristiana? Ho capito qualcosa di più grazie al tuo post e ti ringrazio. Non so esprimere un valido parere ma penso che serva una legge valida, severa oltre che altamente controllata. Abbraccio e di nuovo grazie.

Fabio Melis ha detto...

Il proibizionismo non paga. Neanche tanto alla lunga arricchisce le mafie e, impedendo la sperimentazione, sulla base di una presa di posizione arbitraria, si rischia di non cogliere una opportunità per trovare nuove vie di utilizzo di certe sostanze e per togliere spazio a spacciatori e delinquenza organizzata.

ifadetailing ha detto...

I think this is a really good article. You make this information interesting and engaging. You give readers a lot to think about and I appreciate that kind of writing.
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