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19 aprile 2019

Ispirata da Patricia Moll

Da tempo c'era tensione tra loro , ma nessuno dei due aveva affrontato l'argomento,
proseguendo col solito trantran familiare, casa figli lavoro..
A letto, ognuno si girava dalla propria parte e fu proprio a letto che lei si  
scoprì a provare repulsione , quando lui , durante il sonno, la sfiorava involontariamente.
Si accorse anche che ogni azione di lui le dava fastidio, ad esempio   il rumore della sua masticazione a tavola,
 o quel sorbire il caffè con il risucchio.
Cominciò col mettergli del sale nel caffe in polvere  e qualche goccia di sonnifero nella tazzina.

Chi di voi si sente di terminare questa storiella?


9 commenti:

Cesare ha detto...

Nel frattempo lui, messo in allarme da un incauto post di lei, pagava il sicario incaricato di simulare un incidente d'auto...

cristiana marzocchi ha detto...

Grazie Cesare , se non ci fossi tu, non mi caxxxxxbbe nessuno.

Cesare ha detto...

Sei troppo severa con quella banda di scalmanati.

iacoponivincenzo ha detto...

Fu così che "lei" incominciò a sognare un futuro libero e tranquillo. Così si accumularono i pensieri sulla "loro" unione, fino ad arrivare -inesorabilmente- a fantasticare su di una sua vedovanza.
Su questa idea fondò tutti i suoi sogni e il risultato delle sue esperienze.
Era diventata un'ossessione, doveva concludere. Proprio l'ideuzza del sale nel caffè gli fece immaginare la fine gloriosa della storia.
In cantina, nascosto tra cento cianfrusaglie, trovò un barattolo di veleno per topi, di quando ancora abitavano nella vecchia casa. Le sembrò volata dal cielo la soluzione ai suoi incubi.
Il terzo giorno di marzo di quell'anno, una domenica, gli mise nel caffè la prima piccola dose.
Aspettò tutto il giorno che si manifestasse un segno, una smorfia, un maldipancia, ma non capitò niente. Continuò a giorni alterni la somministrazione.
Non ci furono MAI segnali. Solo un anonimo venerdì qualcuno dall'Ufficio do suo marito le telefonò che l'ingegnere aveva avuto un malore ed era stato trasportato d'urgenza all'Ospedale.
Durò il resto della giornata, ed al mattino del sabato, di quel sabato, lui morì.
Data la morte sospetta e così repentina e da altri sintomi che i medici videro fu decisa dalla Procura un'autopsia.

Ecco avvocato come sono andate le cose. Una mia amica stamattina mi ha telefonato dalla Procura, che sono pronti a chiedere il mio arresto, perché hanno alcune grosse prove sulla mia colpevolezza, e di fare qualcosa.
Non farò un bel niente, avvocato ed affido a lei la mia difesa. Studi bene il caso perché penso che sarà una cosa lunga e difficoltosa, ma lei è un principe del foro e questo mi rassicura.
Mail firmata e spedita.

Cesare ha detto...

l'ECO DI SULMONA
17 luglio 2020

Ermenelgilda Landini, sospettata di aver avvelenato il marito col veleno dei topi, e in attesa di processo, è stata travolta da un'auto pirata che si è poi data alla fuga senza soccorrere la donna. Nonostante le attente ricerche degli organi di Polizia, l'automobile resta ancora uccel di bosco. Il reato imputato viene estinto dal decesso dell'imputata, che si è sempre proclamata innocente.

Cesare ha detto...

Egr. Sig. Ermengarda Landini
Casa Circondariale "Nostra Signora Della Misericordia", Sulmona.

Le comunico di aver assunto la rappresentanza legale in ogni ordine e grado del giudizio che La concerne. La invito a versare quanto prima presso la nostra Segreteria la somma di € 125.000 # a parziale rimborso spese. La parcella verrà computata separatamente.
In fede, Avvocato Luisa Stracaganassi, Sulmona.

iacoponivincenzo ha detto...

Allora fai parte anche tu "di quella banda di scalmanati?
Mi fa piacere.

Cesare ha detto...

A pieno titolo, poffarre!

maris ha detto...

So che non c'entra con la storia del post, ma passo per darti un abbraccio e augurarti buona Pasqua, cara Cri.