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14 maggio 2018

IL POPOLO ELETTO


Rivolta per l'ambasciata Usa a Gerusalemme: 
a Gaza uccisi oltre 40 palestinesi 
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Esercito israeliano spara su manifestanti. Quasi 2.000 feriti 
Scontri anche in Cisgiordania. Ma Trump saluta "un grande giorno"
 


Alcuni, dal '48, conservano le chiavi di casa. Quando i palestinesi, alla proclamazione dello Stato di Israele, fuggirono o furono cacciati dalle loro terre, molti portarono con sé le chiavi di casa, convinti di poter ritornare presto. Agli oltre 700.000 palestinesi costretti ad andarsene dai loro villaggi è stato sempre negato il diritto al ritorno. Così, rimasero a vivere nei campi profughi dei paesi confinanti o in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. L'UNRWA  li definisce come: "persone il cui normale luogo di residenza era la Palestina tra il giugno 1946 e il maggio 1948, che hanno perso tanto le loro abitazioni quanto i loro mezzi di sussistenza come risultato della guerra arabo-israeliana del 1948". Questa definizione è stata poi estesa anche ai discendenti di quei profughi. Oggi sono più di sette milioni, e rappresentano il più grande gruppo di rifugiati al mondo. Il loro diritto di tornare alle proprie case, e di ricevere un indennizzo per i danni causati a queste, è sancito dalla risoluzione 194, approvata dalle Nazioni Unite l'11 dicembre 1948.

E' un'indecenza, diciamocelo . Va bene che quello ebraico è  " il popolo eletto da Dio"  ; sappiamo che c'è stato l'olocausto, che nessuno dovrà mai dimenticare, ma che  tutto un popolo , o quasi, continui a trincerarsi dietro quella tragedia per potere , a sua volta, perseguitare un altro popolo, questo è troppo. A cosa serve l'ONU' ? A niente , in assoluto . A cosa serve la stampa che si limita a fornire questi fatti, se ogni giorno non vi è una critica , da parte di tutte le testate occidentali , che sottolinei questa ingiustizia, anche per voce di quegli intellettuali ebrei umanamente  obiettivi

8 commenti:

MikiMoz ha detto...

Eh, il problema non è Trump in questo caso. Anche il tizio prima di lui, o peggio la Clinton (che si fa finanziare dagli israeliani) non avrebbero potuto fare altro che dire "gran giorno", perché l'America è, ahimé, sotto il potere giudeo.

Moz-

Mariella ha detto...

Io credo che ci siano troppi interessi da parte dell'Europa, degli Stati Uniti e del mondo arabo a che tutto continui così facendo in modo che questo massacro non abbia mai fine.

Cesare ha detto...

La religione ebraica e la religione musulmana conservano (per gli ortodossi) elementi guerrafondai che la religione cristiana ha perso da tempo. I musulmani continuano persino a combattersi tra loro (sciiti e sunniti). Da ateo, penso che la cristiana sia... il male minore. :-)
cesare

cristiana marzocchi ha detto...

Grazie Cesare di considerarmi poco pericolosa :-)

iacoponivincenzo ha detto...

Dal 1948 il mondo gira -per l'ennesima volta- la faccia da un'altra parte pur di non vedere una tragedia. Anzi fa di tutto perché il genocidio continui.
L'ONU è solamente un'Associazione mafiosa al soldo di potentati e di sistei economici noti a tutti. Israele è, da sempre, un popolo guerrafondaio, che nemmeno tre legioni romane riuscivano a frenare coi loro metodi, leggi crocifissioni di massa, leggi città intere affamate e decimate le cui donne erano ridotte, le sopravvissute, a lavorare in schiavitù. Citano sta Bibbia del malanno in lungo e largo, meno laddove non fa loro comodo; eppure c'è scritto tutto, oltre le favolette del "popolo eletto", sui confini di questo popolo di pecorai, nomadi su alcune alture in PALESTINA, da oltre 4000 anni.
Tutta la loro forza sta nell'ala protettrice del paese più guerrafondaio ed antidemocratico che esista, gli USA, che ha oggi il capo mandria che merita, che da quando si è insediato nel suo castellaccio le prova tutte per scatenare una guerra mondiale. Quello che sta succedendo sulla striscia di Gaza è sotto gli occhi del mondo, girati da un'altra parte, appunto: un popolo inerme al di qua di un reticolato scaglia pietre con fionde e con le mani -anche le donne e i bambini- contro un esercito che risponde con le armi e con gas lacrimogeni, sparando ad altezza d'uomo di donna e di bimbo. 59 morti alle ore 11 di stamani, perfino un gerrigliero palestinese di tre settimane, soffocato dai lacrimogeni.
E NESSUNO PROTESTA UFFICIALMENTE!
E MESSUN GIORNALE NE PARLA.
E L'ONU TACE E ACCONSENTE.
E perché mai succede sto casino? Per la decisione unilaterale do Trump il bandito di spostare l'Amasciata da Tel Aviv, dove stava e dove stanno tutte, a Gerusalemme, laddove qualsiasi bastardo ubriaco dei precedenti presidenti mai s'era pensato di portarla, dichiarando Gerusalemme ufficialmente la capitale di Israele.
Enorme sopruso.
Questo in virtù del tanto sbandierato Olocausto.
Io qui dichiaro solennemente che non sono antisemita, mai stato, ma antisionista al 100%, sempre stato, ed antidittatore e guerrafondaio Nefardiau, che andrebbe impiccato su una pubblica piazza dinnanzi ad un popolo che gli mostrasse il proprio culo ignudo.

Cesare ha detto...

David Grossman, uno dei maggiori scrittori di Israele, ha frequentato la stessa scuola di Netanyahu, e lo ha definito (parecchi anni fa) "un delinquente".
La mossa provocatoria di Trump ha dell'incredibile.
Cesare

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' scandaloso e tutto questo amplificato dalla decisione assurda di Trump!

Anna Mercurio ha detto...

Purtroppo, in Palestina, il fallimento Usa-Europa è totale. Le iniziative Onu sono sparse tra il Giordano e il Mediterraneo, assieme ai piani di pace falliti e al sangue dei palestinesi :-(