Buona è la notte, che mi fa pensare,
che mi aiuta a subire; bellaè la notte, che mi dà la voglia
di sperare. Da trenta anni la accolgo
in questa casa, vicina
allo scorrere del Reno, dove sono
parcheggiato nell´attesa che tutto abbia fine.
Qui ascolto la notte e il suo respiro,
che trapassa i vetri, le mura
e le tegole del tetto: lo ascolto
unirsi al mio, che a volte è tranquillo,
molto spesso accelerato, qualche
volta agitato. Poi c´è ancora
qualcosa che amo della notte; il tuo
silenzio calmo accanto a me. Vincenzo Iacoponi
Questa la poesia che ho scelto perchè la notte è il mio habitat,perchè sono sempre stata e sono un animaletto notturno che vive la notte intensamente.
Chi ha conosciuto, come me, Vincenzo Iacoponi, avrà riconosciuto questi versi, perchè il suo stile, poeticamente coinvolgente, è inconfondibile
Di questo, Annamaria seduta, e di
altri mi mandò le fitografie. Anche la nostra amicizia era a tutto tondo: mail e conversazioni telefoniche interminabili, anche discutendo animatamente a causa dell'opposta visione politica.
Anni fa, su una rivista, il Reader's Digest. esisteva una rubrica intitolata "Una persona che non dimenticherò mai" ed è esattamente questo che pensai e che penso di Vincenzo.
Se ne è andato un anno fa,ma solo fisicamente : la sua personalità, la sua cultura, la sua sensibilità, il suo carisma, sempre accompagneranno chi gli ha voluto bene.
8 commenti:
Bellissimo ricordo, parole toccanti e poesia splendida.
Bello, Cristiana!!!!
Molto bello Cri. Hai dimenticato il link di Pia😉
Bravissima Cristiana, hai scelto una poesia molto particolare e dalle mille sfumature di significato.
I quadri li ricordo. Come questo suo che hai postato. Davvero splendido. 😍
Grazie per ciò che hai scritto e che ho gradito molto. Ciao!
Che bella poesia.
Molto intima , come quella che ha scelto Patricia.
Bella la notte davvero!
Grazie per averlo ricordato.
Lascerò un commento più corposo per ringraziarvi e parlare di lui da Mariella.
Ti aspetto la’!
Non lo conoscevo ma grazie a voi e alle poesie che pubblicate sui vostri blog inizio a conoscerlo e ad apprezzare la sua arte.
Ciao fulvio
Cara Cri, il tuo voler bene a quel testardo di Vincenzo, come le vostre baruffe, dettate da punti di vista diversi e a cui mi è capitato di assistere, erano la cosa che più mi confortava nei miei momenti di difficoltà, mi sosteneva e mi faceva stare bene. Più volte, sono entrata a gamba tesa nei vostri "battibecchi", per ringraziarvi di esistere e per ricordarvi che eravate i miei punti di riferimento in questo pazzo mondo blogger.
Grazie di avere condiviso assieme a noi questa idea e per la poesia, altra meraviglia dedicata alla notte e a sua moglie Annamaria. Che amava immensamente. Ti abbraccio forte.
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