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25 giugno 2020

L'accademia della crusca arriccia il naso

Il professore Claudio Marazzini,  presidente dell‘Accademia della Crusca,e il gruppo 'incipit' addetto al controllo della lingua italiana, esprimono il loro parere e l' apprezzamento a tutti coloro che usano il termine “lavoro agile” al posto di “smart working eHot spots”, usato come 'punto di crisi' : è offensivo, elusivo rispetto alla realtà e politicamente scorretto


L'ente che rileva il livello di conoscenza dell’inglese, la padronanza della lingua da parte degli italiani è fra le più basse d’Europa. Siamo 36esimi al mondo e 26esimi nel continente, staccati di venti nti dal gruppo di testa (Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca)Fra le maggiori economie dell’Eurozona – Germania, Francia, Italia e Spagna – siamo quelli che parlano peggio la lingua del commercio.

Anafabetismo funzionale

Il 47 per cento degli italiani, pur sapendo leggere e scrivere, non riesce a comprendere le informazioni e a interpretare la realtà. Ma chi è un analfabeta funzionale? Hanno più di 55 anni sono poco istruiti e svolgono professioni non qualificate. Oppure sono giovanissimi che stanno a casa dei genitori senza lavorare né studiare. 

O, ancora, provengono da famiglie dove sono presenti meno di 25 libri.Non si parla in questo caso di persone incapaci di leggere o fare di conto, piuttosto di persone prive «delle competenze richieste in varie situazioni della vita quotidiana», sia essa «lavorativa, relativa al tempo libero», 

  • incapacità di comprendere adeguatamente testi o materiali informativi pensati per essere compresi dalla persona comune: articoli di giornale, contratti legalmente vincolanti, regolamenti, bollette, corrispondenza bancaria, orari di mezzi pubblici, cartine stradali, dizionari, enciclopedie, foglietti illustrativi di farmaci, istruzioni di apparecchiature;
  • scarsa abilità nell'eseguire anche semplici calcoli matematici, ad esempio riguardanti la contabilità personale o il tasso di sconto su un bene in vendita;
  • scarse competenze nell'utilizzo degli strumenti informatici (sistemi operativi, uso della rete, software di videoscrittura, fogli di calcolo, ecc.);
  • conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi;
  • scarso senso critico, tendenza a credere ciecamente alle informazioni ricevute, incapacità di distinguere notizie false dalle vere e di distinguere fonti attendibili e inattendibili

Che sia l'elettorato di Salvini e della Meloni? 


Inoltre  
"l'Italia uno dei Paesi più vecchi al mondo, con 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con meno di 15 anni al primo gennaio 2019". - 
Allora,per rispetto ai più anziani e alle persone poco istruite, perche non tradurre tutti quegli anglicismi in un italiano alla portata di tutti?
Esempio, 'lockdown >>>isolamento.
rispetto per gli anziani | SALVAMARE









Ha







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13 commenti:

Cesare ha detto...

"Lavoro agile" è una traduzione scadente.

Franco Battaglia ha detto...

Io sono contro anche testi in italiano ridondantemente barocchi e volutamente oscurantisti.
Prendi un brano a caso del Dizionario Teologico e prova a capirci qualcosa... ;)

cristiana marzocchi ha detto...

In questo pò pò di post, t'ispira solo questa traduzione di una parola inglese? Ah già dimenticavo che adori la lingua inglese!

guisito ha detto...

Sto preparando un elenco di tutti gli anglicismi inutili (perché esistono validi corrispondenti nella lingua italiana) per farne un post e sottoporlo a quanti ne siano interessati.

cristiana marzocchi ha detto...

E cosa ne pensi di questo post?

Mariella ha detto...

Amo la mia lingua e non sopporto quando la si svilisce con termini che non le appartengono.
In ambito commerciale è anche peggio sai? Dovresti leggere le mail di lavoro che mi arrivano e anche se amo la lingua inglese e gli inglesi(ahahah), mi rendo perfettamente conto che da tempo abbiamo superato la misura.
Bacio.

Cesare ha detto...

Non vedo perché non si debbano usare le parole più azzeccate nelle lingue più conosciute. Il purismo va bene se uno lo vuole usare ma non è obbligatorio. Non risolve il problema degli analfabeti funzionali né degli sciocchi.


cristiana marzocchi ha detto...

Lo scopo è che tutti capiscano , anche gli ignoranti e gli anziani. Quali sciocchi?

Cesare ha detto...

Ognuno di noi capisce una parte, non c'è una regola generale. Blitz? sport? demodé? Forse va bene dire di non crearne troppi o di non copiare pedissequamente, ma si tratta di uso. l'uso comanda su tutto ed è giusto così.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Io credo che l'importante sarebbe conoscere bene la nostra lingua, i termini della stessa e non scrivere infarcendo il contenuto di errori grammaticali. Poi, che ci siano alcune espressioni che vengono mutuate da una lingua straniera (per lo più dall'inglese) non lo vedo come un qualcosa di terribile. Anch'io nelle mie poesie mi servo a volte di parole di altre lingue se mi pare che queste rispecchino meglio il concetto che voglio esprimere.

cristiana marzocchi ha detto...

Per alcune, potrebbe essere accettabile, ma troppe...

Patricia Moll ha detto...

Ci son anche altre cose su cui l'accademia della crusca dovrebbe intervenire. La commissaria capa, la sindaca, l'assessora, la ministra...... mi vvengono i brividi solo a sentirli. brrrrr
Io non parlo inglese, questo è fuor di dubbio, ma credo di parlare almeno un italiano discreto. Ma forse la scuola ai miei tempi era diversa da quella di oggi. Più severità? Più rispetto verso gli insegnanti? Certo!
Questa sorta di lassismo in campo scolastico non può che far male alla maggior parte degli studenti. Che gliene frega di saper cosa vuol dire DAnte? Quale significato ha un romanbzo, un brano, un articolo di giornale?
Poi sì, votano Salvini e Meloni e tanti altri perchè questi tipi sanno toccare il tasto giusto e la pigrizia mentale ne è felice. Accettare senza dover pensare quindi lavorare cn le meningi. Na pacchia!

Fabio Melis ha detto...

La cosa che più mi colpisce nella nostra gente è la scarsa volontà di applicarsi a leggere e comprendere testi anche semplici. A volte c'è anche disinteresse verso cose che ci riguardano direttamente.Si evita spesso di leggere sperando che altri legga per noi e poi ci dia spiegazioni. C'è molta pigrizia mentale nel nostro paese. Un caro saluto a te.