Ha quasi 90 anni, è sopravvissuta ai campi di sterminio e ora, per questioni di sicurezza, dovrà muoversi sotto scorta. Da oggi infatti due carabinieri "veglieranno" su Liliana Segre. La misura di protezione è stata ratificata mercoledì mattina dal prefetto di Milano Renato Saccone. Il provvedimento è dovuto principalmente all'escalation di insulti e minacce rivolti sui social contro la senatrice e per i suoi sempre maggiori impegni pubblici.
La senatrice Segre ricorda: “Ad Auschwitz con Luciana la mia amica genovese”
L'intervista alla vigilia della Marcia della Memoria in ricordo della deportazione degli ebrei di Genova
“Sono un po’ assediata da voi giornalisti, questa sera sarò al programma di Massimo Gramellini, capisco la situazione ma sta iniziando a diventare faticoso. ci tengo a dirle invece qualcosa sulla Marcia della Memoria di Genova, che ha per me un significato molto particolare”.
“La ricorrenza della Marcia della Memoria e quindi dell’inizio della deportazione degli ebrei di Genova – racconta la senatrice – per me è da sempre legato al ricordo di una cara amica, anzi di due care amiche, due sorelle, anche se per una di loro il ricordo si ferma al 1945. Si tratta delle sorelle Luciana e a Laura Sacerdote, entrambe genovesi che furono deportate ad Auschwitz nei miei stessi giorni. Io ero molto giovane, avevo 13 anni loro erano già due signorine Luciana aveva19 anni e Laura 23”. Le due sorelle vivevano a Nervi con la madre e il padre, commerciante di tessuti. Solo Luciana uscirà viva dal lager.“Diventammo molto amiche nonostante la differenza di età – continua la senatrice -.Ricordo che la loro mamma sparì subito dopo la selezione e ci dissero che era poi morta all’ospedale. Laura morì pochi giorni dopo la liberazione (uccisa dal tifo, ndr)”.Liliana dopo l’arrivo dei russi e la sconfitta nazista viene accolta nel campo di Lunenburg Heide lungo l’Elba, dove trascorre tre mesi dal giugno all’agosto 1945. E proprio qui ritrova l’amica Luciana, molto provata per la perdita della sorella e di entrambi i genitori.
“Da allora – prosegue Liliana Segre – ci siamo sempre volute molto bene, ci siamo frequentate spesso, e quando non riuscivamo a vederci ci sentivamo al telefono. Aver attraversato insieme quell’anno e mezzo delle nostre vite ha creato un legame che non si è mai interrotto, ecco perché la Marcia della Memoria di lunedì a Genova ha per me un significato speciale”.Luciana Sacerdote è mancata qualche anno fa, ma la sua testimonianza non è andata perduta. La sua storia è contenuta in varie pubblicazioni e on line è possibile leggerla e vedere le sue foto dell’epoca sulla libreria digitale del Centro di Documentazione Ebraica.
“La ricorrenza della Marcia della Memoria e quindi dell’inizio della deportazione degli ebrei di Genova – racconta la senatrice – per me è da sempre legato al ricordo di una cara amica, anzi di due care amiche, due sorelle, anche se per una di loro il ricordo si ferma al 1945. Si tratta delle sorelle Luciana e a Laura Sacerdote, entrambe genovesi che furono deportate ad Auschwitz nei miei stessi giorni. Io ero molto giovane, avevo 13 anni loro erano già due signorine Luciana aveva19 anni e Laura 23”. Le due sorelle vivevano a Nervi con la madre e il padre, commerciante di tessuti. Solo Luciana uscirà viva dal lager.“Diventammo molto amiche nonostante la differenza di età – continua la senatrice -.Ricordo che la loro mamma sparì subito dopo la selezione e ci dissero che era poi morta all’ospedale. Laura morì pochi giorni dopo la liberazione (uccisa dal tifo, ndr)”.Liliana dopo l’arrivo dei russi e la sconfitta nazista viene accolta nel campo di Lunenburg Heide lungo l’Elba, dove trascorre tre mesi dal giugno all’agosto 1945. E proprio qui ritrova l’amica Luciana, molto provata per la perdita della sorella e di entrambi i genitori.
“Da allora – prosegue Liliana Segre – ci siamo sempre volute molto bene, ci siamo frequentate spesso, e quando non riuscivamo a vederci ci sentivamo al telefono. Aver attraversato insieme quell’anno e mezzo delle nostre vite ha creato un legame che non si è mai interrotto, ecco perché la Marcia della Memoria di lunedì a Genova ha per me un significato speciale”.Luciana Sacerdote è mancata qualche anno fa, ma la sua testimonianza non è andata perduta. La sua storia è contenuta in varie pubblicazioni e on line è possibile leggerla e vedere le sue foto dell’epoca sulla libreria digitale del Centro di Documentazione Ebraica.
Anche per Laura e Luciana Sacerdote, come per molte altre famiglie ebree, il '38 segna un punto di svolta tragico. Il papà deve lasciare il negozio e si fa largo l'idea di trasferirsi in Svizzera. Da Nervi, dov'erano sfollati nel frattempo, raggiungono quindi Varese. Il tentativo di passare nel Paese confinante fallisce, probabilmente per il doppio gioco delle persone a cui si erano affidati e cadono nelle mani dei tedeschi, che dal confine li conducono a piedi al carcere di Varese. Dopo il passaggio al carcere milanese di San Vittore, per Luciana arriva il momento dei vagoni piombati e la fine di ogni illusione. Arrivata al campo, dove vedrà per l'ultima volta il padre e il fidanzato Mario Fubini, viene rasata e immatricolata. In quel frangente nasce la sua amicizia con Liliana Segre.
Senza dubbio, qualcuno avrà da ridire sulla scorta assegnata all Senatrice Liliana Segre.Ogni qualvolta leggo di Lei mi si gonfia il cuore di rabbia , ma anche d'affetto e rispetto per questa donna straordinaria. Come scriveva ieri Daniele Verzetti 'rockpoeta', sul suo blog, "ci vorrebbe un Joker Diventiamo tutti dei ribelli e un po' pazzi per non accettare supinamente ogni misura che ci riduca sempre più poveri,rifiutiamoci di lasciarci soverchiare dalle stesse parole di sempre
Ecco qui una nefandezza , il commento di Matteo Salvini alla notizia della scorta alla Segre è un’autentica oscenità politica: “Tutte le minacce sono gravissime, anche quelle che vengono rivolte a me”. Non sa dire altro, Capitan Mitraglia.
Finge di non vedere cosa si muove dietro la criminalizzazione della Segre: cioè la revisione del genocidio, la manipolazione della Storia del ‘900 e infine la banalizzazione della revanche fascista. Lui, e con lui Giorgia Meloni, non sanno dire una parola chiara sul Ventennio. Non sanno rompere con quei mondi, perché quei mondi sono voti, e di quei voti hanno bisogno.
Si può solo inorridire, di fronte alla barbarie incipiente di un Paese che costringe Liliana Segre, a 89 anni, a vivere sotto scorta il tempo che le resta. La terribile “banalità del male”, che Hannah Arendt non ha indagato mai abbastanza, è ancora qui tra noi. Dobbiamo vergognarcene. Ma possiamo resisterle. Massimo Giannini
Come minimo, dovrebbe chiedere scusa
8 commenti:
non so più cos'altro debba accadere...
E oggi il Capitano dei Capitani si è paragonato alla Segre, anche lui sotto minaccia, peccato che ci sia tra loro una piccola differenza: lui l'odio lo nutre costantemente!
Le cose preziose vanno protette anche se non dovrebbe essercene bisogno.
La senatrice non si è scomposta più di tanto quando ha appreso della scorta, ha visto ben altro, lei.
Chi si è agitato è stato il "capitone" che continua a sminuire l'accaduto gravissimo. E non prende una posizione netta.
Vergognoso.
In primis grazie per la citazione, visto anche il tenore del post ne sono profondamente onorato. Quanto a Salvini, il solito egocentrico, se non si cita non è felice. Quanto alla Segre, ha ragione Mariella non sarà la scorta a cambiarla e sconvolgerla, quello che invece deve indignare e sconvolgere tutti noi è la ragione per cui le è stata assegnata la scorta. Insultare e minacciare la Segre dimostra a quale livello infimo è caduta questa società, ossia tutti noi, o meglio molti di noi, non tutti, noi, io te e chi scrive qui, no!
Questo Paese è alla deriva totale, molti hanno perso la memoria, una bella ripassata di storia, fa capire quanti danni ha fatto il nazifascismo in Europa.
Saluti a presto.
A volte mi sembra di vivere nel mondo dell'assurdo.
Il sindaco leghista di Ferrara ha proposto la cittadinanza per Liliana Segre. E' una notizia-bomba!
Ormai c'è rimasto solo Crozza...
https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/antisemitismo-crozza-segre-e-sopravvissuta-ad-auschwitz-salvini-non-e-sopravvissuto-al-papeete/347639/348225?videorepmobile=1
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