ROMA - "I soldi che dicono che abbiamo sottratto? Non ci sono quei 50 milioni, Repubblica sta cercando quei soldi in Svizzera, in Lussemburgo... Fate inchieste su cose vere, non perdete il vostro tempo". Risponde così, Matteo Salvini, ministro dell'Interno, vicepremier e segretario del Carroccio, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital. A Massimo Giannini che gli chiede dove siano finiti quei soldi che la magistratura di Genova sta cercando (per tentare di restituirli allo Stato), il leader leghista risponde con un "quei soldi non ci sono, sono stati spesi in dieci anni", lasciando aperto il caso.Bossi e Francesco Belsito per la maxi truffa sui rimborsi elettorali dal 2008 al 2010
Quella gran faccia di TOLLA di Matteo Salvini

Perché i giudici non gli dicono chiaro e tondo che non pretendono "quelle" banconote, con "quei" numeri di serie e che vanno bene anche le banconote odierne, quelle trasferite
nel Lussemburgo?
Seguendo i movimenti finanziari della galassia leghista, L'Espresso ha dato conto dell'esistenza, a partire dal 2015, dell'associazione Più Voci, un'organizzazione fondata dal tesoriere del partito, Giulio Centemero, e usata per ricevere finanziamenti privati al riparo da sguardi indiscreti. È così emerso che sul conto corrente dell'associazione leghista sono arrivati bonifici a quattro e cinque zeri da Esselunga e dal costruttore romano Luca Parnasi, quello che dovrebbe realizzare lo stadio della Roma e che proprio per questo progetto è stato arrestato oggi su mandato della procura di Roma con l'accusa, insieme a diverse altre persone, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.