Maxi cartellone di ProVita con l'immagine di un embrione e una scritta affisso su uno dei palazzi di via Gregorio VII, all'altezza del civico 58. E scoppia la polemica su Twitter. L'immagine è infatti stata postata sui social scatenando la polemica degli utenti. "Questa gente è preoccupante"
essa non fa altro che diffondere sensi di colpa ed elargire giudizi morali.
Rita Levi Montalcini , quando le avevano chiesto " L' embrione può considerarsi o no una persona umana? aveva risposto «No, assolutamente no», l' embrione non è una persona umana, è un ammasso di cellule indifferenziate per cui per parlare di persona bisogna, quanto meno, che sia avvenuta la differenziazione». Stesso discorso vale, anzi a maggior ragione, per l' ovulo fecondato. «Si può iniziare a parlare di persona umana - spiega con precisione la studiosa del cervello umano - dopo il quattordicesimo giorno, vale a dire quando è avvenuta la differenziazione, anche se c' è bisogno ancora di molto tempo per la formazione completa e il funzionamento del sistema nervoso centrale».
Premetto che non sarei mai ricorsa all'aborto, non per ragioni etiche o religiose , ma per quel senso di maternità , che la maggior parte delle donne prrovano nel momento in cui sanno che stanno "costruendo" qualcosa di unico, di irripetibile anche se avesse molti figli.
Personalmente sono favorevole all'aborto, perché una donna deve essere libera di decidere responsabilmente della propria vita, specialmente in circostane difficili, le cui ragioni possono essere molteplici e anche inimmaginabili per chi non ci si è mai trovata.
Ostentazioni come quel cartellone servono solo a giudicare e mortificare
6 commenti:
Io vorrei solo capire una cosa: questo essere, ammasso informe, o forse creatura... soffre? Soffre quando viene ucciso per l'aborto? Se sì, eviterei. Ovviamente nei casi dove si può evitare.
Per i casi dove il figlio non era voluto, beh, io prima dell'aborto ricorrerei alla sterilizzazione delle persone dementi.
Moz-
Cara Cristiana, queste cose che accadono, poi ognuno porta acqua al suo milino!!!
Ciao e buona serata con un forte abbraccio.
Tomaso
sono pienamente d'accordo con te!
Quello è soltanto terrorismo del più bieco e vile.
Non si rendono conto che la loro libertà di decidere non deve intaccare quella altrui.
Concordo pienamente sia con te che con Patricia; aggiungo che la decisione di abortire per una donna non è mai una decisione facile, è sempre sofferta e questo bieco terrorismo psicologico - visuale di quel cartellone è disgustoso e vergognoso.
In quest'Italia dove (cito sempre il Belli) "Soli preti qui rregneno" questi manifesti continueranno ad apparire ovunque.
Leggo in Rete che giustamente in molti hanno chiesto che quel manifesto venga rimosso.
Felice weekend, un abbraccio
enrico
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