Il 5 giugno di 50 anni fa, tramite la famigerata Operazione Focus,Israele iniziò la Guerra dei Sei giorni. Con quell’attacco Israele si impossessò delle Alture del Golan, la Striscia di Gaza, la penisola del Sinai e Gerusalemme est. Il 22 novembre del 1967 il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approvò la risoluzione 242 che prevedeva la restituzione dei territori occupati. Una risoluzione che Israele non ha ancora rispettato.
Pochi giorni fa, il 15 maggio, come ogni anno, i palestinesi hanno ricordato un altro momento drammatico della loro storia, si tratta del giorno della Nakba (“catastrofe” in arabo). A seguito del conflitto arabo-israeliano (1948-1949), decine di villaggi e città palestinesi vennero distrutte e almeno 700mila palestinesi dovettero lasciare le proprie case e diventare profughi.
A partire da quella data Israele iniziò il percorso di colonizzazione di terre non sue e di crescente allontanamento degli autoctoni: una pulizia etnica attuata nell’indifferenza generale. Lo storico israeliano Ilan Pappè:"ipocritamente ancora oggi agli studenti israeliani viene insegnato che i palestinesi abbandonarono volontariamente le loro terree addirittura il governo d’Israele fece di tutto per non farli andare via. Dopo il 1967 Israele ha continuato sempre più la sua occupazione illegale. Nel 2008, nell’operazione denominata Piombo fuso, fu persino usato il fosforo bianco. In quei giorni furono uccisi 895 civili e 167 poliziotti a cui vanno aggiunti 280 bambini e 111 donne
.Nonostante questi fatti inoppugnabili, con il termine “terrorista” è indicato solo il palestinese che si fa esplodere o accoltella uno o più israeliani. I mass media israeliani nascondono le ragioni di tali violenze e attaccano chi contesta la politica estera d’Israele, etichettandolo come discendente diretto di Hitler. Il 4 dicembre del 1948 il New York Times pubblicò una lettera scritta da importanti intellettuali ebrei tra cui Albert Einstein, che dovrebbe far riflettere. In essa chiaramente si definisce l’azione sionista in Israele equivalente a quella dei nazisti e fascisti in Europa.
Come ha sostenuto lo scienziato politico ebreo Norman G. Finkelstein: “Se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono se
Il conflitto israelo-palestinese è uno dei problemi centrali del nostro tempo sul piano reale ma ancor di più sul piano della percezione simbolica, anche se tutto sommato riguarda un numero limitato di persone rispetto alle moltitudini dei grandi scacchieri incandescenti. Perché è tanto importante? A mio parere perché, oltre alle ragioni fattuali che lo definiscono, evoca ripetutamente nella dimensione fantasmatica, lo spettro dell’antisemitismo, quello del suo esito catastrofico, la Shoah, ma anche quello del suo doppio negativo, la vittima che diventa carnefice.
Per poter criticare degli ebrei, bisogna usare i piedi di piombo e chiarire subito che non si intende assolutamente mancare di rispetto alla sacrosanta shoah ma penso che in questo periodo non se ne possa fare a meno e mi avvalgo del parere di questi ebrei illustri, condividendo pienamente le loro opinioni.
6 commenti:
Cara Cristiana, questa è una guerra disumana!!!
Ciao e buona serata con un forte abbraccio.
Tomaso
Sì, questa è la grande vergogna israeliana.
Il conflitto israelo-palestinese è una di quelle cose di cui non ricordo più quando ho sentito parlare per la prima volta... questo è tremendo, visto che non sono certo una ragazzina, ma ho 44 anni suonati. E tutto è nato ben prima di me, purtroppo.
Si sentono praticamente ogni giorno notizie più o meno tragiche da quelle terre, questa del video non la conoscevo ma mi fa venire i brividi, che cosa orribile.
E non se ne vede la fine...
La guerra trasforma l'uomo in qualcosa di orribile. Questo video è pura barbarie è devastazione dell'animo umano è ferocia e crudeltà allo stato puro. Il problema è che il buon senso è morto perché logica vorrebbe uno Stato Palestinese libero vicino ad Israele senza odio reciproco, ma questa sembra essere utopia o forse no, forse i popoli logorati da anni di guerra lo vorrebbero anche, ma governo, eserciti, Stati esteri, sono più contrari...
Credo che Israele, dalla sua comparsa, sia stato senza guerra 7 giorni.
Purtroppo è un paese nato solo dal senso di colpa delle potenze occidentali.
Io lo avrei piazzato nel centro dell'Australia.
Israele ha messo ipocritamente la cambiale nazista sul tavolo e da allora fa i comodi suoi. Sono i banditi moderni, che tolgono ai legittimi proprietari dqi territori persino l'acqua da bere.
Finché ci saranno le lobby USA poveri chi capita a tiro.
Sicuramente c'èlo zampino israelita nei bombardamenti chimici della Siria. Sono sempre stati capaci di tutto. Fate attenzione, gente.
Dopo le alture del Golan vogliono anche le vallate e il resto.
E tutti si voltano da un'altra parte, per paura di ritorsioni USA.
I delinquenti vanno sempre sottobraccio.
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