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02 settembre 2018

Social SI' o social NO?

Internet è senza dubbio  un patrimonio dell'umanità , col suo avvento la nostra vita, sia privata che pubblica è cambiat in meglio. Altrettanto non si può dire dei social, autentici invasori della privacy , sui pc e sugli smartphone. Io li evito, mentre altri, i giovani specialmente, sembra non ne possano fare a meno. A loro discolpa sta il fatto  che sono cresciuti a pappe e social

Qualcuno ha detto che sono i geroglifici moderni, infatti i giovani, soprattutto coloro che non leggono, hanno un linguaggio molto limitato
Ci sono  le abbreviazioni
Tvb =ti voglio bene, tvtb= ti voglio tanto bene, tvumdb= ti voglio un mondo di bene, cmq=comunque, XXX= tanti baci, qnd= quando, xché = perché, c6= ci sei  raga per ragazzi, doma per domani[31]risp per risposta

e ci sono le  emoticon o emoji, che dir si voglia, che  stanno soppiantando  le parole e quindi le frasi Basta mettere un cuoricino per comunicare a lui-lei il proprio amore.
   Centinaia di Emoticon
Non bastavano, però e allora... 






la viceresponsabile di Plan International in Australia Susanne Legena: "Anche se almeno 800 milioni di donne e ragazze fra i 15 e i 49 anni stanno avendo le mestruazioni proprio adesso non c’è una sola emoji che rappresenti quella fase. Non è ridicolo che ci sia un’emoji di un floppy disk e non uno per il ciclo mestruale?





ECCO LE PROPOSTE DA VOTARE per far sì che le donne avvisino i partners  che , almeno per quei giorni, se ne debbano trovare un'altra.  O NO?
Io proporrei anche qualcosa che giustifichi la risposta telefonica mancata









11 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Cristiana, non ho potuto farne a meno di ridere, in fondo ai ragione, ci troviamo a costatare che la generazione crede di essere intelligente invece sono ritornati come tutti analfabeti, forse mi sbaglio.
Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso;:-)
Tomaso

fperale ha detto...

Mi fa venire in mente la fumettista Sarah Andersen che in certe sue strisce dialoga con il suo ciclo :D

cristiana marzocchi ha detto...

Detto da un esterto fumettista come lei, non può che farmi piacere.
Cristiana

Dumdumderum ha detto...

Ci mancava l'ennesima "giornata mondiale"... pure da rappresentare con un'emoji, oltre tutto. A parte il giramento di gingilletti nello svegliarsi ogni singolo giorno di calendario, compreso il 29 febbraio negli anni bisestili, con la consapevolezza che è la "giornata mondiale/internazionale/intergalattica/..." di questo o di quello; non saprei, questa iniziativa, "giornata pan-universale", emoji e tutto, mi puzza di nazifemminismo galoppante anche dall'altra parte del mondo. E non puzza solo a me, che posso essere accusato di partigianismo maschile o robe del genere: puzza anche a mia moglie e a tante altre donne con cui ho commentato questa notiziola. La risposta classica verbale "Non posso, ho il ciclo" non basta più a queste donne australiane? Mi scuso se suono polemico, ma qui mi pare proprio che stiano esagerando.

Enrico zio ha detto...

Permettimi di sorridere serve proprio un emoji per una cosa tanto naturale?
Ora capisco perché nella pubblicità compare una donna incavolata perché ha il ciclo e guarda stupita l'amica che gli dice: “Te ne sei liberata?” e le consiglia che pastiglie prendere in questo caso.
Mancava un emoji che le ricordasse le mestruazioni.:-)
Felice mese di settembre, un abbraccio
enrico

Cesare ha detto...

Brava Cristiana, questa è proprio divertente! (Cesare)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Questi emoji dopo un po' stancano. Va bene che integrino le parole ma non possono sostituirsi ad esse. Social sì dipende come li si usa.

iacoponivincenzo ha detto...

La dolorosa historia del ciclo imperversante sugli amori l'ho appresa in giovanissima età la prima volta che mi trovai da solo a sola con Rosalba, freschissima e bellissima -troppo issima in tutto- di cui posso scrivere tranquillamente il nome dato che non vive più da anni, purtroppo. In quei tempi le ragazzine ti dicevano: ho le mie cose.
Nessuno si preoccupava di chiedere a noi maschietti se avessimo le nostre cose. Ma che cose fossero ste cose non ce lo spiegava nessuno, e noi ogni giorno a confrontare le nostre misere esperienze tra noi -e non si giungeva mai ad una conclusione- finchè un giorno Amleto, che aveva un paio di anni più di noi, entrò trionfante nella stanza a casa di Peppino, gridando la sua scoperta: "Cianno il marchese"
EVVAI! Le abbiamo scoperte ste zozzone.
Altri tempi meravigliosi. Pensate: settanta anni fa. Ma il tempo non importa, dovreste pensare alle noci di settanta anni fa, al pisellino-pisellone di settanta anni fa, alla fame nostra di settanta anni fa. Capito mo?
Alzi la mano il maschietto che non abbia mai ascoltato dalla sua partner la fatidica domanda "ma tu pensi solo a quello?"
SSSSÍÍÍ perdio, solo e sempre a quello, ancora non l'hai capito?
Toste, vero? Duracee e tutte solidali l'una con l'altra.
Adesso sta storia della giornata del Marchese o di come diavolo ve lo chiamate adesso mi fa proprio vomitare. Ho le mie cose, i miei giorni, il marchese, il ciclo, quello che volete, ma adesso girati bella mia, ché ti strappo le mutande via coi denti e poi vada come dio vuole....e buona notte!

Patricia Moll ha detto...

DA ridere per non piangere! Ma non sono cose private? Perchè ad un certo punto, questa emoticon come tutte le altre verrà usata in pubblico con chiunque.
Boh!!!!
Sul linguaggio dei giovani mi viene il nervoso quando lo usano fuori dai social, parlando con chiunque o scrivendo su un foglio bianco, un tema magari. Era pure succcesso. Se ritrovo l'articolo ti mando il link.

Cesare ha detto...

Be' ammettiamolo, non sarà politicamente corretto (e non vuole esserlo) ma è poetico...
(cesare)

iacoponivincenzo ha detto...

Grazie Cesare, mi commuovo. Sub sub sub.