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13 luglio 2018

GUANTANAMINO

Fratelli d'Italia vuole abolire il reato di tortura.
Meloni: "Impedisce agli agenti di fare il loro lavoro" 


Fratelli d'Italia ha presentato due proposte di legge per aumentare le pene a chi aggredisce un pubblico ufficiale e per modificare il reato di che, così com'è codificato oggi, impedisce alle forze dell'ordine di svolgere il proprio lavoro. Difendiamo chi ci difende!
Massssì, creiamo una Guantanamo in miniatura, dove la tortura dell'asciugamani bagnato la si faccia non con l'acqua, ma col vino

PS. Se fossi un agente delle forze di Polizia mi offenderei ad avere la qualifica di "torturatore",
Però se pensiamo a ciò che successe a Genova …..

G8 Genova, Strasburgo condanna Italia: "A Bolzaneto fu tortura 


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6 commenti:

Dumdumderum ha detto...

Devono fare attenzione: se mai ci riuscissero (ma sono 4 gatti spelacchiati...), a far passare una boiata del genere, la cosa potrebbe ritorcersi loro contro - perché qualcuno potrebbe decidere di torturare loro o i loro familiari con la certezza di non essere perseguito!

Cesare ha detto...

Meloni parla, quindi esiste.

maris ha detto...

La Meloni mi lascia sempre così... senza parole per commentare queste sue uscite del cavolo.

iacoponivincenzo ha detto...

Ho già detto la mia opinione da Dumdumderum.
Si vada a rileggere "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria, se mai sappia chi fosse, poi parli. Tortura fa rima con dittatura e non è mai buona davvero. C'è gente che ha il terrore del dolore fisico, pronta a giurare nelle mani del carnefice di avere inchiodato Gesù alla croce.
Qui non si fa ridere, Giorgia, si fa piangere.

cristiana marzocchi ha detto...

I tuoi commenti abbondano sempre di "se" e di "ma".
Per favore gira al largo, non sono compatibile con gli estremisti, sia di destra che di sinistra.

Cesare ha detto...

C'è sempre qualcuno che vorrebbe che la civiltà facesse passi indietro anziché in avanti. E che ipocritamente vorrebbe far fare agli altri il lavoro sporco. Nel caso di Meloni potrebbe trattarsi anche di ipocritica, nel caso di Lorenzo si tratta di provocazione. Brava Cristiana a non esercitare il suo diritto di veto, rispondendo puntualmente a tutti. In rete quelli come Lorenzo si definiscono troll.
Cesare.