Covid, «l’Italia era impreparata: tanta improvvisazione sul piano anti pandemia»
Il procuratore capo Chiappani «Indaghiamo sulle omissioni». Ranieri Guerra fa parte dell’Oms, e quindi gode dell’immunità diplomatica.Ha acquisito relazioni, interrogato testimoni, letto denunce, fatto sopralluoghi. Ha parlato con i consulenti, concesso altro tempo ai periti per capire che cosa sia davvero accaduto in Val Seriana all’inizio della pandemia da Sars-CoV-2. E soprattutto se l’Italia fosse preparata ad affrontare una simile emergenza. Se il piano pandemico di cui tanto si parla fosse adeguato ad affrontare quel che è accaduto a partire da gennaio. Le indagini sono in corso, ma il capo della Procura di Bergamo Antonio Chiappani fa ben comprendere quale potrà essere la loro evoluzione, seguendo il filo di quanto è stato scoperto. Il reato ipotizzato è l’epidemia colposa, ma altre contestazioni potrebbero essere mosse contro i responsabili degli ospedali, delle aziende sanitarie e soprattutto della Regione se fosse accertato che non hanno seguito i protocolli stabiliti. E dunque che le loro scelte, sbagliate o inopportune, hanno contribuito alla diffusione dei contagi e alla morte di migliaia di persone.
Questa eventualità mi sembra di una assurdità senza limiti, un delirio vero e proprio.
14 commenti:
Devo dire che non mi sembra così assurda la cosa.
Che si sia ritardato il più possibile prima di affrontare la situazione mi sembra più che un'ipotesi.
Poi certo, aver smantellato il servizio pubblico in favore di quello privato ha fatto il resto
Si parla di reati penali. Ci sono stati molti comportamenti censurabili, a cominciare dalla Lombardia, sul piano politico e politicante. Se c'è un processo si deve attendere che i giudici facciano il loro lavoro prima di valutare il fatto.
Cesare
@@@ ALBERTO e CESARE.
Un lavoro immane che non si realizzerà mai, a mio parere.
O forse il 2021 sarà l'anno degli avvocati?
Mah...
stiamo ancora cercando i colpevoli delle stragi di quaranta anni fa.
Anche se al momento, in piena emergenza, la cosa sembra assurda, un'indagine sui fatti può risultare utile per non ripetere gli errori. Anche se non c'è nessuna "pistola fumante" e forse non ci sarà nessun rinvio a giudizio.
Cesare
Ma in quel caso nessuno nega che le stragi ci siano state.
Cesare
Appunto , in questo caso regna una tale confusione che nessuno ne verrebbe a capo ( o non vorrebbero venirne a capo) .
Allora non si dovrebbe mai fare alcuna indagine complicata o intricata. Come col ponte di Genova o con le stragi di 40 anni fa non conta solo bastonare i cattivi ma anche cercare di evitare in futuro gli sbagli già commessi in passato. Se è o no il caso di indagare lo decide il giudice in base alle evidenze dei fatti documentati. La strategia della tensione è stata in parte chiarita, e le indagini possono continuare a livello giornalistico e penale.
Cesare
D'accordo con Cri e Mariella: stiamo alzando polveroni e perdendo tempo invece di realizzare rimedi tangibili e significativi per il futuro.
Come fare il Mose e aspettare l'acqua alta per metterlo in funzione.
Quello che abbiamo visto, purtroppo, è che l'estate scorsa con il calo dei contagi a causa delle alte temperature che rendono più debole il virus, tutti hanno allentato un po'l'attenzione, anche quelli che al governo avrebbero dovuto organizzarsi per il successivo autunno/inverno: vedi com'è stata gestita la faccenda scuole. Dal punto di vista ospedaliero va un po' meglio della primavera scorsa perché ora sappiamo un po' di più come contrastare il virus, ma siamo sempre sull'orlo del tracollo perché chi ci lavora fa turni massacranti in condizioni disumane. Tutto ciò a causa di burocrazia lenta e vincoli assurdi che non fanno altro che rallentare tutto. E staremo a vedere come andranno le cose con i vaccini in arrivo, ma non la vedo tanto rosea come situazione.
Lascio il mio saluto
Giorgio
Chi è interessato può leggere l'articolo su The Guardian.
https://www.theguardian.com/world/2020/dec/11/who-accused-conspiring-italy-remove-damning-covid-report
Cesare
Ma qualcuno mi sa dire perché per la facoltà di medicina all'università c'è il numero chiuso?
Per preparare un medico ci vogliono strutture di degenza e di consultazione, laboratori etc. Non bastano le lezioni e lo studio.
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