Farmaci per cani: uguali ai nostri, costano il triplo
Curare il nostro cane costa molto, più di quanto spendiamo per noi. Il prezzo dei farmaci veterinari in Italia è in media il triplo rispetto a quello delle pastiglie destinate all’uomo. atti, pesci e uccelli nel nostro Paese vale quasi 500 milioni di euro. Ed è in continua crescita, visto che ormai quasi la metà degli italiani vive con un animale domestico in casa. Tra cure e farmaci, gli animali ci costano in media cento euro all’anno, ma un terzo dei proprietari italiani paga almeno due o tre volte tanto.Da tempo la Commissione europea sta lavorando a una regolamentazione del mercato. E di recente il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi ha chiesto all’autorità Antitrust di aprire un’indagine sul settore. L’Enpa, Ente nazionale protezione animali, ha anche lanciato una petizione per chiedere al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di rendere obbligatoria la prescrizione medica del principio attivo, anziché la marca del medicinale, anche per i farmaci destinati all’uso animale.La legge prevede che i veterinari non possano prescrivere farmaci per uso umano nel caso in cui siano disponibili medicinali veterinari con le stesse indicazioni terapeutiche. di Fiammetta Cupell
Un esempio è il farmaco contro il vomito, problema molto comune tra gli animali. In medicina umana il principio attivo, la metoclopramide, è disponibile come PlasilLa Commissione europea da qualche mese sta lavorando a un nuovo regolamento sui medicinali veterinari, atteso per il 2016, ma fino ad oggi non è cambiato niente a 1,89 euro per scatola. In veterineraia è disponibile come Vomend. Prezzo: 19 euro.
Il settore è spartito tra pochi nomi, quasi tutti afferenti alle grandi multinazionali della farmaceutica: i più noti sono la divisione veterinaria della Bayer, la MSD Animal Health (Merck), Merial (Sanofi) e Zoetis (Pfizer)
Italia vengono abbandonati 9 gatti e 5 cani ogni ora, mantenendo una media impressionante di un abbandono ogni 4 minuti e mezzo. E poi ci si lamenta, giustamente, del randagismo.
7 commenti:
Sono senza parole.
Ciao Lilladoro, non tutti (e io sono fra quelli) se la sentono di assumersi le responsabilità e i doveri che derivano dal possedere un animale domestico. C'è chi può e chi no; chi se la sente e chi no. Del resto una persona che possiede un animale dovrebbe anche pensare a come regolarsi nel caso lui/lei non sia più in grado di occuparsene. Non è naturalmente colpa del cane o del gatto o del canarino, ma spesso queste considerazioni non vengono fatte, perché si assuma che un umano viva di più (di solito).
Per quanto riguarda me, non possiedo animali d'affezione e mi va benissimo: non tutti vogliono/se la sentono/ li desiderano.
In ogni caso (ma su questo avevo già scritto un post molto chiaro) se vuoi tenere un animale o lo segui come si deve o non prenderlo. Non puoi comprare o adottare un cagnolino perché tuo figlio/figlia pesta i piedi (e quindi lo prendi solo per farlo smettere) per poi mollarlo quando si sono stufati: non lo prendi e basta. Se i pargoli lo vogliono a tutti i costi, lo faranno quando saranno grandi, assumendosene le responsabilità che ne derivano.
Ciao!
Purtroppo le azienda farmaceutiche, molto spesso delle vere multinazionali badano solo al loro profitto.
Puoi dare anche i nostri farmaci..sono uguali.
Maurizio
Hai perfettamente ragione, gli animali domestici non sono giocattoli, sono onerosi, in tutti i sensi e che ne desidera uno dovrebbe saperlo.
Sono una cinofila all'ennesima potenza , li ho da sempre e in un certo senso, mi hanno insegnato a vivere.
Grazie,ma non è così semplice
Questa enorme, vile ed ignobile ingiustizia trae spunto secondo me anche dalla assurda ma ancora attuale considerazione che gli animali sono come un bene di consumo, sono uno sfizio e quindi tutte quelle spese che li riguardano devono essere considerate un piccolo lusso e non invece una necessità per curare un animale che non è un bene di lusso o lo sfizio di una nobildonna dell'ottocento, ma un essere vivente che dona affetto, se fortunato lo riceve, e forse talvolta sempre in misura inferiore a quella che lui offre, e regala a chi lo ha, sia esso cane o gatto, un bellissimo affetto che ti riscalda e ti fa sentire la vita meno sporca, meno sbagliata, meno ingiusta e più pulita. Forse bisognerebbe iniziare tutti noi a gridare a gran voce che avere un animale è un diritto inalienabile dell'uomo e non uno sfizio come l'acquisto dell'ultimo I Phone.
Posta un commento