Meloni fa dietrofront e rinnega l’Europa: “Con me al governo la pacchia è finita” | Le banche d'affari: "Se abbandonerà l'agenda Draghi saranno guai"
MILANO - Piazza Duomo non è mai un comizio e basta, è sempre un simbolo. Non è piena come nel recente passato erano riusciti a fare i 5 Stelle con Beppe Grillo, la Lega o le sardine, ma l'effetto scenico dei tricolori e delle bandiere di Fratelli d'Italia sopperisce un po'.
Giorgia Meloni punta Milano e tutto ciò che rappresenta, il primo partito del centrodestra non può non farsi vedere e sentire anche qui, laddove una volta primeggiava Forza Italia e più recentemente il Carroccio. E allora la possibile prossima presidente del Consiglio, parlando a braccio, tocca tutti i temi economici: il lavoro e le imprese, le tasse e l'energia. Anche se poi si fa prendere un po' dalla foga e riedita un "è finita la pacchia" di salviniana memoria: il leader della Lega lo diceva a mo' di avvertimento contro i migranti; lei invece si riferisce all'Europa, perché "con me torneremo a farci sentire e a difendere i nostri interessi". Nel dirlo attacca Olanda ("gli amici di Calenda") e Germania ("gli amici di Letta"), colpevoli di non volere il tetto al prezzo del gas. Nell'elenco si dimentica però l'Ungheria di Viktor Orban, avrebbe dovuto dire "gli amici miei".
Perdonata.
RispondiEliminaEra meglio Mussolini che scaldava i cuori ai fascisti.
RispondiEliminaQuesta è un'ammoscia cella.