Ho letto oggi su Repubblica che il 9 giugno 1870, esattamente 150 anni fa, moriva a Londra Charles Dickens il quale, prima di morire disse " Chiudete la finestra" ma non perchè avesse freddo.
Voleva che, per cortesia, mentre cedeva alla stanchezza, gli evitassero il rumore del mondo non lo sopportava più. Aveva capito quasi tutto; gli altri di lui: quasi niente. Aveva attraversato l’America e, inorridito per lo schiavismo, aveva scritto: “Le stelle ammiccano alle sanguinose strisce”. Gli avevano dato dell’anti-americano. Aveva attraversato l’Italia e, inorridito per le condizioni abiette della gente comune al Sud, aveva scritto: “Temo che l’idea del pittoresco sia associata a una tal miseria e degradazione che occorrerà inventare un nuovo tipo di pittoresco, più adatto a un mondo che progredisce”. Gli avevano dato dell’anti-italiano. Lo interessavano gli ultimi. Dei primi scrisse: “Quanto agli alti ceti, non essendo incappato in esemplari piacevoli, non ho proseguito le ricerche”. Gli diedero dello snob. A volte, vedeva avanti. Come se immaginasse Facebook, scrisse: “La comunicazione elettrica non sarà mai un sostituto del viso”. Un viso come il suo, che osservava il mondo e lo raccontava. E’ una fatica mortale, perché cambia sempre e non migliora quasi mai, ma finché siete vivi: aprite la finestra.
Ho sempre amato Dickens e gli sono grata perchè devo a lui se sono diventata una fervente lettrice. Lessi "Grandi speranze che avrò avuto 8/10 anni e poi lo rilessi ad un'età più consona per meglio capire le scelte e la psicologia dei protagonisti, le speranze e le delusioni di ognuno. Era lungimirante lo scrittore , forse oggi potrebbe dire che le stelle sono state sopraffatte dalle strisce insanguinate, che i ceti medio-alti la fanno sempre da padroni, ignorando chi soffre.
Anche il mio "Grandi speranze" era rilegato con una tela grigiastra e l'ho regalato a mia nipote Martina
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RispondiEliminaEd io lessi Il Circolo Pickwick all'età di sei anni nella versione per ragazzi. E poi, da adolescente quella integrale. Che bella l'edizione che hai regalato a Martina.
RispondiEliminaGran ricordo di lui e della sua integrità morale.
Un abbraccio.
Cara Cristiana, bella queste notizie che ci dici, sono molto interessanti.
RispondiEliminaCiao e buona serata, con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Di Dickens ho letto qualcosa ma non molto.Buona serata,ciao.
RispondiEliminaUn omaggio a uno scrittore amato. Quando un ragazzo ne incontra uno e regge un libro o due contrae la malattia della lettura, in grado di contrastare tutte le altre.
RispondiEliminaIl rumore del.mondo a volte stanca anche me.
RispondiEliminaA me da più spesso il silenzio del mondo davanti alle sofferenze dei simili, capirei (poco) il silenzio dei ricchi ma quello dei poveri cristi mi spaventa.
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